Seidl e Wurz rispondono a Hamilton dopo una sua recente presa di posizione su un argomento abbastanza chiacchierato in F1.
Un inizio di stagione sicuramente sotto le aspettative per Lewis Hamilton, che nel 2022 sperava di tornare a lottare per vincere l’ottavo titolo mondiale e che invece si trova in una situazione insolita. Era abituato a stare nelle primissime posizioni e adesso battaglia per la quinta o sesta.
La Mercedes non ha realizzato una monoposto all’altezza di Ferrari e Red Bull, nettamente più forti finora. Inoltre, il sette volte campione del mondo di F1 sta facendo i conti con un nuovo compagno di squadra che ha tutte le intenzioni di batterlo. A differenza di Valtteri Bottas, sembra che George Russell abbia davvero il potenziale per riuscirci.
Entrambi i piloti della Mercedes, comunque, sperano che il team faccia dei progressi quanto prima. La W13 ha bisogno di alcuni aggiornamenti tecnici per essere più competitiva. Non è escluso che venga trovata una soluzione ai problemi della monoposto, però è qualcosa che potrebbe richiedere tempo.
F1, Hamilton e la “battaglia” sui gioielli: arrivano delle critiche
Di recente si parlato di Hamilton non solo per i risultati in pista. C’è anche un altro tema che lo ha visto protagonista: l’utilizzo dei gioielli in F1. Dalla FIA è arrivata la chiara indicazione a non farne uso quando si guida, ma il driver inglese si è dichiarato contrario e non è intenzionato a privarsene.
La sua presa di posizione ha attirato delle critiche. Andreas Seidl, team principal della McLaren, in un’intervista a Motorsport-Total.com si è così espresso sul tema: “È una regola che c’è da non so quanti anni. Se non vuoi togliere i gioielli o mettere la tuta ignifuga, semplicemente non guidi. Ci sono multe che si possono applicare”.
Anche Alex Wurz, ex pilota di Formula 1 e attuale presidente della GDPA (l’associazione dei piloti), ha detto la sua opinione bacchettando un po’ Lewis: “La regola esiste per un motivo – ha detto a Sky Sports – e avrei preferito un approccio un po’ diverso. Bisogna lavorare insieme, è uno stile che avrei preferito”.
Hamilton cambierà idea? Per adesso non sono arrivati segnali che vanno in questa direzione. Probabilmente nel weekend di gara a Barcellona l’argomento salterà fuori nuovamente. Ben Sulayem, presidente della FIA, lo ha invitato ad essere un modello e un ambasciatore per trasmettere il giusto messaggio ai più giovani. Vedremo cosa succederà.