Il limp re-raise è un ottimo modo di tendere trappole agli altri giocatori, confondendo al contempo le acque e mascherando il nostro stile di gioco abituale.
Conoscere molte mosse e “trucchetti” diversi, ci permette da un lato di estrarre molto più valore in ogni mano che giochiamo, mentre ci aiuta a passare da uno stile di gioco all’altro rendendo arduo per i nostri avversari farsi un’idea sul nostro conto.
Alcuni tipi di giocata sono decisamente fastidiosi per i nostri avversari, il limp re-raise in particolare è una mossa apparentemente senza conseguenze, ma che può farci massimizzare delle mani, piazzando nel mentre delle trappole per il futuro.
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Che cos’è il limp re-raise?
Il limp re-raise è una giocata che può essere utilizzata davvero in una miriade di occasioni. Possiamo sfruttare questa mossa per fare slow play, quando ci capita una starting hand premium, o anche per tentare un inaspettato bluff finalizzato ad accaparrarsi il piatto prima del flop.
Eseguire un limp re-raise significa, molto banalmente, fare limp preflop (che significa fare call pre flop, senza quindi aprire con un rilancio, quando non ci sono stati raise precedenti) per poi rilanciare ulteriormente su un eventuale raise successivo.
È una giocata che viene utilizzata maggiormente come trappola, per far mettere agli avversari più chip nel piatto senza esporsi rilanciando direttamente e inducendo più facilmente dei fold o spingendo chi avrebbe intenzione di rilanciare a fare solo call, riducendo la nostra profittabilità nella mano.
Un altro modo consiste nel farlo in bluff, inducendo quindi l’avversario che rilancia a passare la mano, qualora mediocre, o a subire in modo decisamente più efficace l’immagine di forza che abbiamo dimostrato già preflop. Se anche la mano non si dovesse concludere pre flop, ma si svilupperà per più strade, avremo in ogni caso dato molte informazioni contrastanti e confuse al nostro avversario, che renderà più facile far andare a segno eventuali bluff successivi.
Quando mettere in atto il limp re-raise
Il limp re-raise è una giocata efficace pressoché in tutte le situazioni, sia cash game che torneo. Quando abbiamo buon margine di manovra dovuto a uno stack medio o abbondante, possiamo usare questa mossa per preparare trappole, per bluffare, per mixare un po’ la strategia in modo da renderci meno prevedibili.
Nel caso invece fossimo short, ma non eccessivamente, un modo per rendere più semplice l’entrata dell’avversario se abbiamo una monster e cerchiamo il double up. Naturalmente se siamo con le briciole, non ha senso fare questa giocata. Nel caso in cui abbiamo 3-4 big blind di stack e facciamo limp per preparare la mosse, chiunque sa che non passeremo più e sarà ancora più evidente che cerchiamo il call al nostro all in. Evitiamo quindi in quelle circostanze.
Le posizioni migliori per fare questa giocata sono UTG e small blind. Vanne bene in genere tutte le posizioni molto early, oppure quando si tratta di completare semplicemente il buio. Nel primo caso perché abbiamo più chance di vedere qualche rilancio, dal momento che deve ancora parlare tutto il tavolo. Nel secondo, invece, perchè completare il piccolo buio è una mossa abbastanza illeggibile e spesso capita che il player di big blind rilanci solo per rubare il nostro piccolo buio completato.
La circostanza ideale per piazzare la nostra trappola è quando ci troviamo in un tavolo di giocatori prevalentemente tight e che rilanciano spesso pre flop. Se siamo invece in un tavolo dove si gioca in genere più passivamente, è meglio evitare. Sia mai ci trovassimo, senza farlo di proposito, con i nostri AA o KK in una mano con 5 limp mentre cercavamo uno scontro testa a testa in due.
Fare limp re-raise per valore con monster hand da early position
La modalità più semplice di fare un limp re-raise efficace, soprattutto per i meno esperti, consiste nel farlo per valore.
Perché funzioni bene e non ci esponga a rischi inutili o eccessivi, servono queste condizioni:
- Avere una monster hand con cui siamo pronti a giocarci i un eventuale all in
- Essere in posizione UTG oppure UTG+1 (in tavoli da 10, anche UTG+2)
- Non ci siano stati rilanci precedenti
- In torneo o Sit & go abbiamo uno stack che va dai dieci ai trentacinque big blind
- Siamo seduti ad un tavolo aggressivo. Se sono quasi tutti calling station o simili, lasciamo perdere il limp re-raise e spingiamo direttamente in prima battuta
Se sono presenti tutte le considizioni elencate, abbiamo un’ottima probabilità che la cosa vada a segno.
Nel caso tutto vada per il verso giusto, facendo solo limp pre flop non spaventiamo quegli avversari che hanno una mano decente o comunque speculativa e possono aggredire per rubare il piatto, oppure mani abbastanza forti che avrebbero rilanciato comunque.
Se poi l’avversario fa call al nostro re-raise o mette i resti direttamente, possiamo dire che abbiamo fatto centro.
Per l’importo del nostro rilancio, generalmente una size pari a due volte e mezzo o tre volte il raise avversario è sufficiente. Naturalmente se stiamo mettendo in gioco oltre la metà del nostro stack, è quasi sempre preferibile andare direttamente all in.
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Il limp re-raise per valore da small blind
Il limp re-raise da piccolo buio serve essenzialmente a estrarre valore da una starting hand forte, ma che non ha trovato gioco pre flop da parte di altri. Anche qui abbiamo alcune condizioni per poter attuare la nostra giocata, nello specifico:
- Avere una starting hand forte
- Essere in posizione di small blind
- Non ci sono stati rilanci o limp precedenti
- Il player in posizione di big blind ha mostrato essere aggressivo e incline a rilanciare pre flop o fare spesso steal sui bui.
Se ci troviamo in posizione di piccolo buio con una mano forte, ad esempio QQ o anche AK, AQs o addirittura meglio, è poco probabile che il player che paga il grande buio abbiamo una mano tale da venire a vedere un nostro raise. Nel caso però abbiano foldato tutti e noi facciamo solo call completando il piccolo buio, allora si che, se si tratta di un player aggressivo, è probabile che provi a rilanciare, anche senza mano, per prendere le nostre chip già nel piatto.
Nel caso dopo il nostro re-raise il player sul grande buio faccia call, parleremo comunque prima di lui per tutta la mano e ciò può far comodo se non hittiamo nulla e vogliamo rappresentare forza continuando ad aggredire. Può funzionare anche, qualora chiudessimo un punto forte al flop o riteniamo di essere comunque avanti, simulare di aver provato il bluff totale pre flop, così da indurlo ad aggredire e, fondamentalmente, rifargli lo stesso scherzetto anche dopo il flop.
Il limp re-raise in bluff e il bilanciamento del range
Se è vero che il pattern di puntata del limp re-raise rivela quasi immediatamente la nostra monster, per i player più esperti può essere un ottimo modo di simulare la cosa per mettere in campo un efficace bluff ottenendo un duplice, importante vantaggio.
Da un lato, se il bluff va a segno porteremo a casa un piatto che altrimenti non avremo neppure giocato. In secondo luogo, se anche dovessero coglierci con le mani nella marmellata a fare la mossa “senza carte”, avremmo in ogni caso ottenuto di aver mostrato ai nostri avversari che non facciamo limp re-raise solo con gli assi o i KK. La volta successiva che ci vedranno fare questa mossa, di conseguenza, avranno molte più difficoltà a inquadrare la nostra mano e agire nel modo corretto.
In conclusione, il limp re-raise è una giocata utile e che mette spesso in difficoltà gli avversari, ma come tutte le armi potenti, va usata con moderazione e solo nei momenti corretti. Oltre allo scontato suggerimento di non abusarne per non ridurne l’efficacia.