Tornato al centro delle cronache sportive per un suo possibile ingaggio a DAZN, il cinque volte iridato Lorenzo si apre sul rapporto avuto con i suoi avversari.
Voci di corridoio lo danno ormai prossimo ad una firma con l’emittente DAZN Spagna per ricoprire il ruolo di commentatore tecnico del GP. Di certo c’è che Jorge Lorenzo ha in ballo diversi progetti nel mondo dei motori (comprese le quattro ruote) e che ogni volta che parla fa discutere.
Qualche giorno fa si era vantato di rappresentare l’1% della popolazione mondiale in grado di vivere alla grande senza dover lavorare, nelle ultime ore, invece, lo spagnolo si è aperto a proposito della sua vecchia categoria.
Per Lorenzo l’epoca d’oro della MotoGP è passata
Il cinque volte campione del mondo ha sottolineato come la top class sia molto cambiata rispetto alla sua epoca e come non ci siano più i top rider di un tempo, capaci di battersi dentro la pista, ma anche fuori.
“La mia è stata un’epoca d’oro. C’era molta competizione tra di noi. Con Simoncelli, Pedrosa, Marquez e Rossi eravamo rivali veri“, ha dichiarato a RTVE denunciando mancanza di carattere e onestà d parte dei corridori moderni. “Oggi è tutto differente. I piloti hanno meno personalità e almeno se si guarda ai social network vanno tutti d’accordo“.
A proposito dell’unico nome ancora in attività, ovvero quello di Marc, l’iberico si è detto convinto che dopo tutti gli infortuni e i problemi di salute avuti nell’ultimo periodo che tornerà a brillare e a vincere mondiali. Quindi il #99 ha svelato che lui stesso avrebbe potuto rientrare nel 2020, un anno dopo il suo ritiro, ma poi capì che non era ciò che voleva.
“Quando ti disconnetti perdi preparazione fisica, riflessi, ambizione e velocità. Per questo più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo”, ha infine spiegato i motivi del rifiuto.