Lutto nel calcio francese: Franck Berrier, centrocampista classe 1984, una vita da “combattente” nel campionato transalpino e in quello belga, non ce l’ha fatta.
Il suo cuore, già non al 100 per cento da oltre due anni, per una patologia diagnosticata quando doveva iniziare una nuova, e nelle attese brillante avventura, nei giallorossi del Kv Mechelen (vi ricordate il Malines avversario dell’Atalanta nella Coppa delle Coppe degli anni 80), ha smesso tragicamente di battere.
Un dolore immenso, una tragedia che non si può spiegare a parole: la scomparsa di Berrier getta nello sconforto totale, in queste ore, ex compagni di squadra, allenatori, tifosi, dirigenti delle squadre dove ha militato. Franck era “un buono” nella vita e non è retorica: sul terreno di gioco non concedeva scampo agli avversari, “picchiava” quando necessario e al momento giusto sapeva anche far goal. Più che discreta la sua confidenza con la porta.
Tutto corsa e grinta: di quegli elementi che tecnicamente non eccellevano, non ha infatti indossato mai la maglia della nazionale del sui Paese, tuttavia ha sempre militato in formazioni di primo piano delle massime competizioni di Francia e Belgio. Da una parte Cannes, Caen, dall’altra il Belgio lo aveva adottato, con Zuelte Waregem, Standard Liegi, Ostenda e appunto Mechelen, società che in queste ore ricorda e celebra il suo tesseramento, anche se in competizioni ufficiali Berrier non ha mai indossato la maglia dei giallorossi. Nel 2019 infatti arriva la sentenza sulle sue condizioni di salute: patologia cardiaca grave, cuore funzionante al 70 per cento. Berrier deve smettere subito l’attività agonistica. Lui, che in campo, da centrocampista, macinava chilometri. Lui, tutto cuore, corsa e polmoni.
Franck Berrier, in una conferenza stampa dell’epoca, dichiarò lui stesso alla stampa che gli allenamenti intensi e una partita ufficiale avrebbero potuto addirittura mettere a rischio la sua vita. Così dice addio in anticipo alla sua carriera professionistica per concentrarsi sulla famiglia.
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Ironia della sorte, però, Berrier non ce la faceva proprio nella vita di tutti i giorni, a stare lontano dallo sport: e oggi è morto, colpito da infarto, durante una partita a padel. Inutile la corsa in ospedale. Il cuore matto di Franck ha detto basta.
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