Lutto nel mondo del calcio. Addio ad uno dei più grandi campioni della storia, addio a Gerd Muller, attaccante tedesco e stella per anni del Bayern Monaco.
Aveva 75 anni e dal 2008 soffriva di uno stato di demenza che ne aveva minato profondamente l’esistenza. E’ stato in assoluto uno degli attaccanti più forti che il calcio ci abbia regalato: campione d’Europa con la sua Germania nel ’72, e soprattutto campione del mondo in quel 1974 che ci consegnerà i tedeschi come una delle nazionali in assoluto più forti della storia.
Lutto nel mondo del calcio, Gerd Muller il killer dell’area di rigore
Difficile se non impossibile pensare che un appassionato di calcio non conosca e non apprezzi le gesta di Gerd Muller, attaccante brevilineo, veloce, micidiale sotto porta, ubriacante nel dribbling, dotato di un tiro incredibile e anche di un ottimo gioco aereo. Muller dal 2008 si era ammalato di demenza e le sue apparizioni in pubblico erano ormai rarissime. Nato nel 1945 a Monaco di Baviera, incarnò subito la figura del centravanti moderno e vinse tutto con la sua nazionale e con i rossi bavaresi. Seppe anche conquistare un pallone d’oro nel 1970. La bacheca dei suoi titoli è immensa, con 1 coppa delle Coppe, 3 coppe dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale. Muller vinse tutto quello che un calciatore sogna di vincere. 788 incontri, 733 reti ufficiali, era l’incubo dei portieri. Ne sa qualcosa il nostro Albertosi, che aveva in Gerd Muller la sua bestia nera.
Lutto nel mondo del calcio, gli ultimi anni di sofferenza e la malattia
La moglie Uschi racconta gli ultimi anni della sua esistenza in una residenza sanitaria specializzata: sta sdraiato sul letto 24 ore al giorno, apre gli occhi solo per pochi minuti. Non risponde più ai nostri stimoli. Assume solo cibo frullato, sembra consapevole che è avviato verso la fine.
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A comunicare la sua morte è stato l’amministratore delegato del Bayern, l’ex Nazionale Oliver Kahn, esprimendo alla stampa il dolore e la commozione di tutto il movimento calcistico tedesco.