Lutto per il mondo del motorsport, a piangere è soprattutto l’Italia, ma il pilota divenne famoso in tutto il mondo, anche per un rifiuto.
Giancarlo Naddeo è morto ieri all’età di 82 anni. Per molti, questo nome potrà ricordare ben poco, ma sicuramente almeno in Italia, se n’è sentito parlare. L’italiano, è stato un asso nel mondo dei motori, ma non solo. Da giovane infatti, si era fatto rispettare anche calcisticamente, giocando nelle giovanili della Lazio, arrivando persino in Primavera.
Non è riuscito poi ad esordire in Serie A, ma anche nel mondo dei motori non ha avuto quel che si sarebbe meritato, almeno stando alle opinioni degli esperti dell’epoca. Ma era un gran combattente.
Lutto per il mondo del motorsport italiano
Naddeo correva sia nelle monoposto che in auto di turismo e GT. Ed era proprio arrivato ad un passo, da essere un pilota di Formula1, quando decise di dire il suo primo ‘No’. Lo fece, con Colin Chapman, manager inglese che lo voleva alla Lotus. L’italiano, si era fatto notare con un podio (seconda posizione), al GP di Monaco di F3 del 1971, quando con la sua Tecno-Novamotor arrivò prima di Patrick Depailler e fu battuto solo da Dave Walker.
Dalle storie che si sono raccontate, emerge che Naddeo rifiutò solo per una promessa fatta a sua madre, che era malata di cuore. Chissà se la storia è proprio vera, ma sembra che il pilota italiano le disse che non sarebbe più salito su una monoposto, dopo il pericoloso incidente in Avus, che gli procurò diverse ferite.
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E così, dopo la strepitosa Gara di Monaco ed il campionato vinto in F3, decise di non compiere mai il grande passo. Per lui, talento sicuro, il futuro non significò quindi diventare pilota di Formula1. Dopo quei successi, Naddeo vinse due volte il Trofeo Gruppo N del CIVT ed ancora, è diventato il campione italiano di turismo assoluto, solo nel 1991. Trent’anni fa. Oggi, è il mondo dello sport internazionale, a piangerlo.