Che macchina guida l’attaccante della Lazio e dell’Italia, Ciro Immobile? Forse ne ha più di una, scopriamolo.
Chissà quanti gol ancora segnerà, visto che tra poco la FIFA cambierà la regola sul fuorigioco, l’attaccante nato nella provincia di Napoli, Ciro Immobile. Di certo, ad oggi può raccontare di averne segnati la bellezza di 156 alla Lazio e per questo, di aver strappato qualche bel contratto ai biancocelesti.
Cosa c’entrano i soldi direte voi, ebbene con l’argomento che andremo a trattare oggi, c’entrano eccome. Sì, perché se i dati su presenze e reti si trovano sul web, non tutti conoscono le auto che possiede l’attaccante.
Che macchina ha Immobile della Lazio
Alcune tra le macchine che Ciro ama collezionare, preoccupano sicuramente la dirigenza biancoceleste, anche se l’attaccante non è considerato una “testa calda” e forse, non si lascia prendere dalla voglia di correre molto spesso. Che alcune sue auto possano però raggiungere velocità altissime, non c’è dubbio.
Si è capito quindi, che l’ex Pescara, Genoa e Torino, ama collezionare vetture proprio come Charles Leclerc. Solo che il monegasco corre già in pista e così su strada si concede qualche pezzo da collezione, di vera nostalgia, mentre l’attaccante della Nazionale, preferisce averle in garage, le auto sportive.
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Quando giocava al Torino, gli fu regalata dallo sponsor del club, una Suzuki Baleno S. Ma il trentunenne ha anche altro da mostrare. Spesso sui social, ha lasciato infatti intravedere un vero bolide che usa molto a Roma: una Ferrari 488 GTB. E se Ciro vuol prendere un po’ di velocità in più, c’è anche una Lamborghini Urus gialla ad attenderlo nel box. E non crediate che sia finita qui. A casa Immobile, possiamo trovare anche una Audi Q7 ed una MINI Countryman, modello Cooper S. Ed ancora, l’attaccante fu visto in occasione di un evento, anche in una Mercedes Benz E-class Coupé, guidata però al momento da una terza persona. Qui resta il dubbio sul fatto che potesse essere sua o dell’accompagnatore. Ma di certo considerando le altre vetture, non resta comunque un parco-auto povero, quello del ragazzo di Torre Annunziata.