Mike Maignan, dopo gli insulti razzisti subiti all’Allianz Stadium, si sfoga su Twitter: ecco cosa scrive il francese.
Il pubblico è tornato negli stadi anche in Italia e purtroppo, ce ne siamo accorti. La storia del razzismo nel tifo non è ancora un vecchio ricordo e se proprio il Milan aveva già mandato un esposto alla FIGC per Bakayoko, a poco è servito.
Per l’ex Napoli, insulti razzisti arrivarono da alcuni pseudo-tifosi della Lazio, mentre domenica le cose si sono ripetute con un altro rossonero, Maignan. Stavolta, a prenderlo di mira, alcuni individui del tifo juventino.
Maignan: una risposta esemplare
Il nuovo portiere dei rossoneri, è solo l’ultimo di una lunga serie di calciatori di colore, che hanno subito cori razzisti in Italia. Spesso, nemmeno gli arbitri stessi aiutano, non sospendendo le gare ed anzi, in alcuni casi, addirittura innervosendo ulteriormente il calciatore, come nel caso di qualche anno fa, di Koulibaly a Milano. Anche in Inghilterra accade qualcosa di simile, ma lì le società sono più dure. Il Chelsea per esempio, si è servito del web per riconoscere chi insultava McGinn.
Sembrerebbe che anche la Juventus si stia occupando della cosa, ma il portiere francese se la prende con le istituzioni. Il razzismo negli stadi e forse non solo, è debellabile solo con azioni forti e Mike spiega che secondo lui, quanto viene fatto ad oggi, è ancora troppo poco.
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“Finché questi eventi vengono trattati come ‘eventi isolati’ e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora”, scrive in un tweet, il portiere rossonero, che dice: “Nelle stanze che governano il calcio, le persone che decidono sanno cosa si prova a sentire insulti e urla che ci relegano al rango di animali? Sanno cosa fa alle nostre famiglie, per i nostri cari che lo vedono e che non capiscono che possa ancora succedere nel 2021?”.
A seguire, il tweet completo di Maignan: