Le tre notizie principali della settimana con il debutto di Marc Marquez in Qatar, non senza polemiche. L’importante rivelazione su Fernando Alonso ai tempi della Rossa e i richiami della Ford.
Il 2022 è cominciato con una sorpresa inaspettata per tutti i fan del Motomondiale. Tra Marc Marquez, Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia, a godere è stato Enea Bastianini in Qatar. Il primo successo in carriera del pilota del team Gresini ha fatto impazzire di gioia i fan italiani. Per Marc Marquez, quinto al traguardo, si è rivista la luce dopo due anni bui, a seguito degli incidenti avuti nel 2020 a Jerez de la Frontera e lo scorso anno sulla moto da cross, in un test privato, dopo la grande vittoria a Misano.
Non è stato facile superare i problemi alla spalla destra e il riacutizzarsi della diplopia. Marc Marquez, ovviamente, ha avuto un inverno molto complicato e non ha nascosto in conferenza le preoccupazioni per una stagione molto lunga, la più lunga della storia della classe regina. Lo spagnolo si è lamentato anche dell’eccessiva tecnologia attuale delle moto che lo ha portato a riflettere sul passato e su quanto fossero diverse le motociclette della classe regina quando lui iniziò a correre nel 2013. In quell’anno non c’erano le tante appendici aerodinamiche attuali, come le ali, che hanno reso i sorpassi più difficili.
Marc Marquez, polemica sulla Ducati
Il problema principale è rappresentato dagli abbassatori. “E’ qualcosa che dovrebbe essere eliminato in futuro – ha dichiarato l’asso della Honda in conferenza – e l’avevo già detto l’anno scorso dopo il mio infortunio. I costruttori sono la ricerca di più velocità e più potenza ma per le moto da strada è inutile e tutti questi sistemi permettono di andare più veloce ma non hanno senso per il futuro”. Dunque Marc Marquez si è esposto in modo diretto conto la soluzione tecnica concepita dalla Ducati e non è il solo. Tanti centauri hanno alzato la voce per criticare l’abbassatore anteriore della Desmosedici.
Si tratta di un dispositivo che viene posizionato sull’asse anteriore della moto e che consente di abbassarla, in modo tale da ottenere una velocità di punta più alta. In teoria la soluzione dovrebbe aiutare il centauro nelle performance, raggiungendo top speed mai toccate prima. Il problema è che le velocità continuano a salire in modo vertiginoso e lo strumento adottato dalla casa italiana rappresenta un costo enorme per KTM, Yamaha, Honda, Suzuki e Aprilia. La Rossa di Borgo Panigale è l’unica moto che ha insistito per tenere il dispositivo, ma è sempre più chiaro che verrà abolito del tutto a partire dalla prossima stagione, per la felicità anche di Marc Marquez.
Ferrari, l’elogio a Fernando Alonso
Il bicampione della Renault Fernando Alonso non è certo un personaggio che verrà dimenticato. Spesso sopra le righe, non è passato inosservato per le sue uscite senza filtri. In carriera lo spagnolo ha vinto due titoli mondiali F1, andando almeno in altre tre occasioni vicino alla conquista di una terza corona iridata. Sia in McLaren che in Ferrari l’asturiano è stato in grado di fare la differenza, fallendo il traguardo per pochissimi punti.
I tifosi della Ferrari lo ricordano per le battaglie epiche con Michael Schumacher e, ovviamente, è stato anche protagonista di una battaglia a tre molto speciale nella storia F1, avvenuta nel 2007. Anno che ha visto l’ultimo alfiere del Cavallino rampante salire sul tetto del mondo con Kimi Raikkonen, davanti a Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Successivamente ha sfiorato, nel 2010 e nel 2012, il titolo.
In un’intervista di Massimo Rivola, dirigente Ferrari, al giornale Il Foglio, è emerso un dettaglio straordinario. Il tecnico ha lasciato intendere quali erano i valori caratteriali e strategici del pilota. “Nessuno legge le gare come lui. Molte volte ha fatto sentire degli idioti quelli di noi al muretto dei box perché poteva vedere oltre. Eravamo davanti ai computer, lui stava facendo un altro lavoro, ma capiva le cose prima degli altri. Ci sono piloti che ti insegnano molto“, ha analizzato Rivola.
Alonso è stato spesso additato di essere stato un pilota che ha spaccato le squadre, ma il carattere e le ambizioni dell’asturiano lo hanno portato, a volte, ad alzare i toni o esagerare. Al momento il pilota dell’Alpine è in difficoltà anche nei test prestagionali del Bahrain e tutto lascia presupporre che non sarà facile “il plan” che si era messo in testa per la stagione 2022.
Ford sempre più in basso
Passando all’Automotive, la Ford è una di quelle case che ha particolarmente risentito della crisi. L’inizio del 2022 ha portato un’altra grana allo storico marchio americano. Diversi costruttori, come Ford, oggi stanno attraversando una fase non semplice. L’anno per la Ford è iniziato con una serie di ritiri dal mercato che ne hanno frenato le vendite. La produzione di modelli importanti ne ha risentita e, inoltre, vi sono stati dei richiami rilevanti negli States. I pick-up F250 e F350 sono stati richiamati perché è emerso ci fossero gravissimi problemi che coinvolgevano gli alberi di trasmissioni.
I modelli sopracitati hanno presentato una serie di problemi legati ai pannelli di isolamento acustico. Questi ultimi entrano in contatto con la trasmissione e per questo motivo si rischiava di creare calore e usura, causando danni gravi all’albero di trasmissione. Negli Stati Uniti sono corsi ai ripari, richiamando in blocco i pick-up per risolvere il grave problema. Tutto ciò poterà ulteriori danni economici ad un marchio che non sta attraversando un periodo florido.