In una intervista, un noto team manager è tornato sull’infortunio di Marquez, la sua gestione e il suo ritorno in pista.
Guardando la classifica di questa prima parte di 2022 della MotoGP, ci si accorge subito di una mancanza importante, quella di Marc Marquez. Dopo l’infortunio di Jerez nel 2020, che lo ha tenuto fuori tutta la stagione e le tre operazioni al braccio destro, il talento di Cervera era tornato in pista dopo qualche GP del 2021, non con poche difficoltà. Ma, nonostante la situazione fisica non fosse al 100%, ha saputo cogliere alcuni successi, mostrando al pubblico che in condizioni ottimali sarebbe stato in piena corsa per il titolo iridato, andato poi a Fabio Quartararo dopo il rush finale con Pecco Bagnaia.
In questo 2022, per Marquez si è capito subito che sarebbe stato complicato. La nuova Honda, completamente rivoluzionata per adattarsi meglio alle caratteristiche e ai suggerimenti dello spagnolo, ha fin da subito mostrato buone qualità ma anche tanti problemi di gioventù. Una situazione che necessitava di un lavoro certosino, da compiere anche con i test insieme proprio all’iberico. Ma, ancora una volta, è stato l’omero ad avere la meglio e a costringerlo al quarto intervento in due anni. Una operazione necessaria per far sì che la carriera sulle due ruote di Marquez possa continuare, senza problemi di sorta e non trasformare i suoi weekend di gara in un’agonia.
Guidotti bacchetta Marc Marquez
La nuova operazione avuta negli Usa dovrebbe permettere al pilota Honda di non avere più dolore e risolvere quindi in maniera definitiva tutti i dolori patiti finora. A intervenire in merito è stato anche un team manager come Francesco Guidotti, ora in KTM dopo anni trascorsi in Ducati Pramac. Che a Motorionline ha confessato: “Al di là dell’infortunio, che può capitare in carriera, Marc Marquez ha commesso un grosso errore nel voler tornare tre giorni dopo un’operazione importante e un infortunio così grave. È stato un errore suo e di chi gli ha permesso di risalire in sella.
Una valutazione quella di Guidotti che coincide con quella di tanti altri addetti ai lavori. Lui però esclude colpe della Honda in questa vicenda: “Secondo me la squadra ha poche responsabilità, forse gli hanno consigliato di non risalire in moto, ma quando si tratta di un carattere e di una personalità forte come quelli di Marc Marquez, con il supporto e l’autorizzazione del dottore, non lo puoi fermare. Se la squadra ha una quota di responsabilità, è molto limitata“. Quindi Alberto Puig non ha colpe, piuttosto il pilota: “Hanno sbagliato i medici e Marc. Sono loro i due soggetti che hanno la responsabilità maggiore di tutto ciò che ne è derivato, la seconda operazione, la terza e ora la quarta”.
E ha messo in discussione soprattutto il secondo intervento: “Dalla seconda operazione si è scatenato il grosso dei problemi. La seconda operazione si è resa necessaria dopo la forzatura di voler rimettersi subito in carreggiata. Se fosse stato ragionevole dopo la prima operazione, molto probabilmente avrebbe evitato l’intero calvario che ne è seguito”.
Adesso lui stesso ma soprattutto la Honda sperano di capire se e quando ritornerà in pista, anche se i primi controlli sono stati molto positivi e cresce addirittura l’ottimismo per rivederlo in sella non nel 2023, come dichiarato dallo stesso Marquez, ma magari già a settembre-ottobre, prima della fine della stagione. Ma meglio non forzare i tempi per l’iberico, visto quanto accaduto in precedenza. Mentre Guidotti ha un dubbio più grande: “Spero davvero che torni, ma dubito che sarà forte come prima. Queste operazioni lasceranno sicuramente tracce sul piano fisico, mentre sul piano mentale tornerà al 100% di forza e determinazione. Tuttavia, dubito fortemente che sarà in grado di guidare ferocemente come prima. Spero di sbagliarmi, ma penso che sarà difficile tornare come prima”, ha concluso.