Marquez vuole iniziare bene il campionato MotoGP 2022 e sogna di poter lottare per vincere il suo nono titolo mondiale.
Non è ancora al 100% fisicamente e con la nuova Honda, però Marc Marquez sarà probabilmente uno dei protagonisti della stagione MotoGP che parte in Qatar in questo fine settimana. Ha grande voglia di tornare il numero 1 della categoria.
L’otto volte campione del mondo ha avuto modo di testare la nuova RC213V in Malesia e Indonesia, confermando che si tratta di una vera rivoluzione. HRC ha deciso di cambiare completamente la moto per consentire a più piloti di poter sfruttare il loro stile di guida.
Il prototipo precedente era più complicato da guidare, solo Marquez riusciva a vincere, e a Tokio hanno scelto di fare un intervento drastico. Il risultato del grande lavoro svolto in Giappone sembra essere stato apprezzato dai rider nel pre-campionato, però saranno le gare a dire tutto.
MotoGP, Marquez sogna il nono titolo mondiale
Marquez nella conferenza stampa sostenuta in Qatar non ha nascosto le sue ambizioni per il campionato MotoGP 2022: “Sono felice di esserci, mesi fa non era certo. In Indonesia ho visto un grande miglioramento fisico e nel 2022 voglio lottare per il titolo, anche se forse per il Qatar non sono pronto. Qui la vittoria non è il mio obiettivo, però nel weekend capiremo dove siamo. Se non posso vincere, sarà perché non potrò”.
L’otto volte campione del mondo non si sente al 100% per correre a Losail, una pista dove ha vinto una sola volta in MotoGP. Comunque, in generale è fiducioso sulla stagione e pensa di poter fare bene con la nuova Honda: “La moto è un grande passo avanti, mi sembrava quasi di aver cambiato marchio. Il carattere è cambiato rispetto al passato. La base va bene, man mano aggiungeremo qualcosa”.
Il fenomeno di Cervera non si sbilancia sui nomi dei piloti che si contenderanno la corona iridata nel 2022: “C’era molto equilibrio nei test. Dopo quattro o cinque gare sarà tutto più chiaro”.
Marc è stato interpellato pure sull’assenza di Valentino Rossi, ritiratosi dalla MotoGP, però non è qualcosa che lo tocca particolarmente: “Negli ultimi anni non era un avversario per il titolo. Guardavo quelli che erano più veloci. Perdiamo un’icona, ma la MotoGP va avanti”.
A proposito della vecchia e della nuova RC213V, il pilota del team Repsol Honda ci tiene a ribadire che la versione 2021 non era così pessima come qualcuno l’ha descritta: “Tutti dicevano che era una moto difficile, ma io ci ho vinto tre gare. Con una moto non buona non puoi farlo. Comunque la nuova si adatta a più stili di guida ed è migliore per il futuro della Honda”.
Marquez capisce la scelta fatta da Honda sulla nuova moto. Non poteva continuare a puntare su un unico pilota, doveva anche venire incontro alle esigenze degli altri. Probabilmente gli infortuni di Marc sono serviti anche a far capire alla casa di Tokio che andava presa un’altra strada per non rischiare di ritrovarsi senza i risultati sperati in caso di assenza del campione spagnolo.