Luca Marini sta cercando di emergere sempre di più in MotoGP, ma al Mugello tutti volevano sapere cosa ne pensava di un atto rivoluzionario.
In questi ultimi anni la MotoGP si sta rinnovando in maniera molto sostanziale e profonda, considerando infatti come ci sia una nuova schiera di piloti che ha intenzione di elevarsi sempre di più come nuova icona delle due ruote, in particolar modo con Luca Marini che ha intenzione di emulare sempre di più il suo fratellastro Valentino Rossi, con l’impresa che sarà davvero molto difficile complicata, ma che alla fine non può essere considerata impossibile, dato che al Mugello ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti.
Da quando si è ritirato Valentino Rossi è normale che la MotoGP abbia vissuto un momento di sbandamento generale, perché quando dà l’addio alla propria disciplina uno dei più grandi campioni della storia è normale che l’obiettivo sia sempre quello di cercare nuovi elementi che possano essere considerati determinanti per il nuovo corso.
In questo momento sicuramente l’uomo da battere avrebbe dovuto essere Marc Marquez, peccato che lo spagnolo continua a vivere dei momenti davvero molto complicati con quella spalla che non vuole proprio dargli tregua e con gli infortuni che lo stanno dilaniando anche in questo 2022, ma c’è molta carne al fuoco e molti ragazzi che stanno crescendo sempre di più.
Tra i più interessanti per il futuro c’è sicuramente Luca Marini, con il ragazzo nato a Urbino che è imparentato in maniera diretta con Valentino Rossi, tanto è vero che sono fratellastri da parte di madre, per questo motivo il giornale spagnolo As ha chiesto a lui cosa ne pensasse di una decisione della MotoGP, ovvero quella di ritirare per sempre il numero 46.
“Sono d’accordo con la decisione della federazione di ritirare il numero 46, anche perché si tratta di un atto dovuto a una carriera strepitosa. Valentino è infatti stato il Michael Jordan della MotoGP”.
Dichiarazioni che sono assolutamente condivisibili, anche perché bisogna considerare il fatto di come il motomondiale abbia sicuramente delle regole diverse per la numerazione rispetto alle squadre di calcio o di basket, per questo motivo nessuno può davvero dire nulla sulla scelta della federazione.
Partiamo fin da subito col dire che chi vi sta scrivendo non è mai molto d’accordo con le decisioni di ritirare i numeri in onore di uno sportivo, ma questo vale in particolar modo per le squadre, perché per quanto un giocatore o un cestista possa essere determinante per le sorti della propria realtà, ci potrà essere sempre qualcuno degno di poter indossare quel numero.
In particolar modo questo funziona nel calcio dove i numeri dal 1 al 11 sono sicuramente tra i più ambiti, per questo motivo ritirare qualcuno di questi la trovo davvero una decisione molto forzata e spesso sbagliata, che impedisce così a tanti ragazzi di poter sognare un giorno di vestire la maglia del proprio grande idolo.
Per la MotoGP però questo è molto diverso, il 46 infatti sarà sempre il numero di Valentino Rossi, anzi sarà proprio un marchio caratteristico che sarebbe diventato comunque difficile da eguagliare, tanto è vero che molto probabilmente anche senza quella decisione da parte della federazione nessuno avrebbe comunque corso con quel numero, troppo la pressione e troppi gli occhi addosso.
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