L’ex grande campione della F1 non risparmia la Mercedes che aveva attaccato Michael Masi. A suo dire il direttore di gara ha fatto bene.
Nella storia dell’automobilismo sono davvero in pochi ad aver realizzato le imprese di Mario Andretti ed è sicuramente una delle persone maggiormente qualificate per dare un’opinione su Michael Masi e sul suo comportamento durante il GP di Abu Dhabi che ha deciso il Mondiale.
La F1 è sempre stata il più importante evento automobilistico della stagione, ma negli Stati Uniti le indy e i Nascar hanno saputo regalare momenti di altissimo livello con Mario Andretti che è stato sicuramente l’uomo più importante della storia statunitense.
L’istriano, emigrato prima a Lucca in seguito al dramma delle foibe e poi negli Stati Uniti per cercare fortuna con la sua famiglia, è stato in grado di regalare agli appassionati momenti magici e incredibili, vincendo tantissimo negli States e anche il Mondiale del 1978.
Con la Lotus è stato un autentico trascinatore, ultimo tra l’altro a vincere con questa gloriosa e prestigiosa Scuderia, e di recente ha voluto dire la sua sul finale di Abu Dhabi.
Andretti è infatti una delle poche figure nel circus che dà credito a Michael Masi dandogli ragione per quanto svolto alla fine del Gp di Abu Dhabi e infatti lo statunitense dà colpa prevalentemente a Hamilton e agli organizzatori.
“In un Gp normale l’incidente di Latifi si sarebbe risolto con due giri di Safety Car, ma gli organizzatori si sono dimostrati troppo lenti ed è stato giusto far ripartire la gara facendo sdoppiare solamente alcuni piloti“.
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Andretti infatti non si scaglia contro Masi, ma contro chi ha dovuto organizzare Gran Premio degli Emirati Arabi Uniti, considerandolo non all’altezza e dando ragione a Masi:” Chiudere il Mondiale con la Safety Car sarebbe stata una tragedia” ha raccontato ai microfoni di planetf1.com
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Ad aumentare ancora di più la critica di Andretti e a togliere le colpe a Masi c’è anche la sbagliata ed errata interpretazione dell’ultimo giro da parte di Lewis Hamilton.
L’inglese infatti, sempre a detta del campione del mondo del 1978, è stato troppo leggero in curva 5 e avrebbe sicuramente potuto realizzare una difesa migliore, ma il sette volte iridato ha pensato che l’olandese fosse ancora troppo lontano sbagliando così la valutazione.
Un ulteriore punto caro al pilota statunitense sta nel fatto che non ha per nulla gradito gli atteggiamenti quasi da minaccia dei team principal Toto Wolff e Christian Horner nei confronti di Masi, dove ognuno cercava di portare l’acqua al proprio mulino, ma così facendo non c’era la possibilità di lavorare serenamente.
Andretti ha infine dato la sua opinione sulla vittoria finale di Verstappen: “È stato giusto cosi, Max si è guadagnato il titolo Mondiale in pista, disputando una grande stagione e sapendo sfruttare quell’incertezza di Hamilton in Curva 5 che gli è costato il Mondiale”.
Michael Masi è comunque ancora appeso a un filo e con poco più di un mese dall’inzio del Mondiale non si sa ancora cosa succederà al delegato della sicurezza australiano che intanto aspetta di capire quale sarà il suo futuro cercando di trovare sempre più alleati che possano sostenerlo.
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Andretti si è schierato dalla sua parte e il nome non è di certo poco rilevante e nonostante le critiche è chiaro come il compito di Masi in questo 2021 sia stato davvero tremendo e difficilissimo.