Confermata la formazione del 2021 per il campionato in corso, il futuro della Red Bull potrebbe essere diverso. L’indiscrezione arriva da Marko.
Non è mai stato un suo grande fan, neppure ai tempi della vittoria in GP2 nel lontano 2016 con l’italiana Prema, ma forse, alla luce delle discrete prestazioni, impreziosite dal successo di Monza del 2020 o dal podio di Baku del mondiale scorso, Pierre Gasly potrebbe aver convinto Helmut Marko.
Il severo talent scout della Red Bull, spesso critico nei confronti del francese, e deus ex machina dietro al suo declassamento improvviso a metà del 2019, avrebbe cambiato idea. Ciò significa che per il milanese d’adozione il 2023 potrebbe significare la fine della “punizione” in Alpha Tauri e il rientro nel main team al fianco di Max Verstappen.
D’altro canto lui non aspetta altro e neppure ha mai nascosto di aver patito la promozione davvero fuori dal comune del messicano al posto di Alex Albon, pur non essendo un pilota di scuola energetica.
Ciò non bastasse dal momento della retrocessione, il #10 ha dato prova di aver imparato la lezione e via via è cresciuto in termini di concretezza e costanza, portando di sovente la piccola squadra di Faenza in zona punti.
Marko mette in dubbio Perez
Stuzzicato dalle chiacchiere della stampa sul futuro dell’equipe con base a Milton Keynes, il manager di Graz non ha escluso l’appiedamento del driver di Guadalajara, a favore proprio del transalpino. Una decisione forte quanto inaspettata visto lo scetticismo del 78enne.
“Ci prenderemo tutto il tempo necessario per la decisione“, ha sostenuto ad F1i.com. “Adoriamo Checo, tuttavia non possiamo permetterci di perdere Pierre“.
L’appuntamento utile per la scelta definitiva sarà la pausa estiva. Proprio quel periodo che portò i vertici del team fondato da Dietrich Mateschitz a rimandare il corridore di Rouen alla ex Toro Rosso. “Solo dopo le discussioni faremo il nome, tutto il resto sono e saranno speculazioni“, ha precisato.
Ad oggi il 26enne ha un accordo valido con il Gruppo austriaco fino al termine dell’anno venturo. Dunque i prossimi mesi saranno cruciali per il suo avvenire. La pressione sarà molto alta, ma lui darà dimostrare di saperla gestire.
“Sono i risultati a parlare. Chi più meriterà il volante, lo otterrà“, ha chiosato il dirigente.