Rientrato nel GP degli Stati Uniti Marquez, detta i target per la stagione in corso, ma non nasconde i suoi pensieri per il domani in MotoGP.
Malgrado le continue cadute e i problemi fisici che lo attanagliano da qualche stagione, Marc Marquez ad Austin ha dato prova di non aver perso lo smalto di un tempo. Anzi, al contrario, ha dimostrato di avere la stessa fame e lo stesso desiderio di vincere di prima, non fosse, che ovviamente, non solo deve fare i conti con un corpo martoriato, ma anche con i giovani rampanti che non hanno certo timori reverenziali nei suoi confronti.
A 29 anni, il #93 può essere considerato già un veterano e con otto titoli alle spalle, i suoi consigli sulla direzione da prendere per lo sviluppo della moto sono sempre ben accetti dai tecnici.
Al termine del round del Texas, il centauro ha sottolineato quanto oggi siano tutti competitivi e come sia difficile mantenersi regolari nei risultati. “Il mio obiettivo è comunque salire sempre sul podio, tuttavia ora per riuscirci bisogna prendersi dei rischi“, ha ammesso, contento perlomeno di aver visto il traguardo.
“Bagnaia era giusto davanti a me e se l’avessi raggiunto e superato avrei guadagnato appena un punto in più“, ha aggiunto rivelando come gli innumerevoli infortuni lo abbiano fatto diventare un po’ più “ragioniere”.
Marquez e i punti di forza della sua Honda
Analizzando la performance americana, l’iberico ha sottolineato come tutti i suoi sorpassi siano stati effettuati in staccata.
“La RC213V si comporta molto bene in frenata, l’unico problema è che non più è prevedibile la risposta della gomma anteriore. Questa moto è completamente diversa da quella del 2021 e per questo la configurazione adottata è stata differente rispetto a quella della passata edizione del gran premio”, ha argomentato.
“Dopo alcuni aggiustamenti in qualifica avrei potuto lottare per la quarta/sesta posizione e anche i miei compagni, copiando il mio set-up sono andati bene. Agli ingegneri l’ho fatto presente come principio da seguire per il futuro“, ha svelato annunciando implicitamente che la sua permanenza del Circus sarà ancora lunga.