Marc Marquez è carico per andare all’attacco del titolo mondiale in MotoGP. Lo spagnolo non ha ancora esaurito la sua fame di successi.
La Honda e Marc Marquez arrivano al primo round della MotoGP in Qatar con cauto ottimismo. La casa giapponese ha lavorato molto nel corso dell’inverno, portando in pista una versione praticamente rivoluzionata della RC213V. Il musetto è di chiara ispirazione Yamaha con la presa d’aria verticale, mentre anche sul posteriore si è intervenuto molto per limitare il consumo della gomma.
La potenza del motore Honda in erogazione metteva in seria difficoltà le coperture, che tendevano a crollare nella seconda parte delle gare. I long run messi in mostra dall’otto volte campione del mondo e da Pol Espargaro hanno impressionato molto la concorrenza, con quest’ultimo che ha anche ottenuto il miglior tempo assoluto a Mandalika con tanto di nuovo record della pista.
Marquez spera nella buona fortuna dopo un biennio terribile, che ha interrotto una serie di quattro titoli mondiali consecutivi. Il nativo di Cervera ha iniziato il proprio calvario a Jerez, nel luglio del 2020. Una brutta caduta lo ha costretto a saltare tutto il campionato per via della frattura dell’omero del braccio destro, cosa che gli ha fatto dare forfait anche alle prime due tappe del 2021 in Qatar.
Come lui stesso ha raccontato, ha dovuto spesso correre sotto infiltrazioni per sopportare il dolore causato dall’incidente. Lo scorso anno sono arrivati tre successi al Sachsenring, ad Austin e nella seconda tappe di Misano. Purtroppo, pochi giorni dopo l’ultima vittoria una caduta gli ha provocato il ritorno della diplopia, che ha messo a serio rischio la sua partecipazione al prossimo Motomondiale.
Fortunatamente, l’intervento chirurgico è stato scongiurato un paio di mesi fa, ed il #93 è riuscito a tornare regolarmente in pista già nei test di Sepang. I tempi gli hanno subito dato ragione, anche se la tenuta fisica verrà messa realmente alla prova solo sul tracciato di Losail, dove si correrà tra meno di tre settimane.
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Marc Marquez rappresenta uno dei piloti più talentuosi nella storia del Motomondiale, senza nulla da invidiare ai vari Valentino Rossi o Mick Doohan. A rivelare i suoi pregi sono stati Santi Hernández Ramón Aurín, i due capi meccanici della Repsol Honda HRC, che hanno parlato del loro rider in un’intervista concessa a “Marca“.
“Marc è un pilota, una persona, che ascolta tutti. Vuole essere attento per capire se quello che gli dici possa aiutarlo o meno. Ascolta sempre tutti e poi trae le sue conclusioni e le mette in atto. Penso che sia una persona che, da solo, ha sempre il rispetto di ascoltare tutti. A prescindere da tutti i campionati vinti, continua ad ascoltare, cercando di farsi dare un’opinione o qualcosa da tutti che lo possa aiutare a migliorare“.
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“Descrivere Marc è complicato. È un grande pilota. Da quando ha iniziato è sempre stato nell’élite, al vertice. Inoltre, ultimamente ci ha dimostrato di essere una persona perseverante, che non si arrende mai. Ha avuto dei momenti molto difficili e fortunatamente per tutti è tornato. Se prima era già un punto di riferimento come pilota, ora lo è anche come persona ed atleta“.
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