Puig vuole una svolta e va in Giappone dalla Honda: anche Marquez attende delle risposte dai vertici HRC.
La stagione MotoGP della Honda non sta andando bene. Solo un podio nelle prime sette gare, quello ottenuto da Pol Espargarò nel primo gran premio del campionato in Qatar. Troppo poco.
Probabilmente ce ne sarebbe stato un altro se Marc Marquez non avesse avuto un problema alla sua RC213V al via della corsa ad Austin, però le cose sono andate diversamente e alla fine è arrivato solo un sesto posto. Il miglior piazzamento dell’otto volte campione del mondo è la quarta posizione ottenuta a Jerez.
Certamente la nuova Honda rappresenta una grande rivoluzione rispetto agli scorsi anni e quando si presenta una moto rivoluzionata non è sempre semplice essere subito al top. Serve tempo per svilupparla nella direzione corretta e forse nel team non l’hanno ancora imboccata del tutto. Senza contare che Marquez non è ancora a posto fisicamente e anche questo fattore va considerato.
I test pre-campionato e la prima gara in Qatar avevano illuso sul fatto che la nuova RC213V fosse un progetto già azzeccato. Vedere Espargarò così veloce faceva pensare che Marquez lo sarebbe stato ancora di più e che avrebbe potuto lottare per il titolo, una volta recuperata la migliore condizione fisica. Ma, oltre al fisico, c’è anche un problema di guida per Marc. La nuova moto richiede uno stile diverso da quello che adottava fino allo scorso anno e adattarsi non è semplice.
Il fenomeno di Cervera dopo il Gran Premio di Francia è stato molto chiaro: “Io non sono in forma, ma neppure la Honda sta lavorando nel modo migliore. Non posso prendere troppi rischi, se lo facessi arriverei comunque a dieci secondi dal primo invece che a quindici, non cambierebbe granché”.
Marquez chiede che la Honda lavori meglio in vista dei prossimi appuntamenti del calendario MotoGP, dato che in questo momento non si trova completamente a suo agio in sella: “Dobbiamo capire tante cose della moto, non guido come vorrei. Anche se sono il migliore pilota Honda, non è questo il mio obiettivo. Quando sei così distante dai primi, non hai neppure voglia di prendere certi rischi”.
Alberto Puig, come Marquez, si attende che la Honda faccia passi avanti consistenti per consentire a Marc e agli altri piloti di essere maggiormente competitivi. Dopo Le Mans le sue dichiarazioni non lasciano spazio a dubbi: “Non abbiamo conseguito il risultato che ci aspettavamo. Noi puntiamo sempre al massimo. Questa non è la nostra posizione e non è quella di Marc. Sappiamo dove migliorare, speriamo che le soluzioni arrivino in Europa prima possibile”.
Puig manda un messaggio chiaro alla casa di Tokio, chiedendo di accelerare sugli sviluppi tecnici della RC213V. Il fatto di non poter lottare per vincere o almeno per il podio è dura da digerire. Dopo due anni complicati, il 2022 veniva visto come l’anno del completo rilancio e finora non è stato così.
La stampa spagnola ha anche fatto trapelare che Puig dopo il GP di Francia sarebbe volato direttamente in Giappone per mettere ulteriore pressione agli ingegneri Honda.
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