Di decisioni da rivedere, in Giappone, la FIA ne ha prese forse anche tante, fino a far arrabbiare persino Mattia Binotto.
Il Mondiale, siamo chiari, Max Verstappen lo avrebbe comunque vinto a breve, a scanso di clamorosi disastri. Cosa che però gli è riuscita a Suzuka, ma in modo parecchio discutibile. Come per l’anno scorso a Yas Marina, anche in questa stagione, l’epilogo non è piaciuto a molti amanti della Formula 1. Una cosa che farà finire tra le polemiche, FIA e Red Bull.
Alla Ferrari in particolare, non è piaciuto il trattamento riservato a Charles Leclerc, “reo” di aver attraversato una curva passando per l’esterno. Ovviamente il monegasco si è ritrovato lì per aver sbagliato una manovra e così ha dovuto tagliare la pista dall’esterno, pur tenendo comunque un vantaggio che c’era già prima dell’irregolarità. Eppure, per gli arbitri, non andava bene così. Irregolarità e penalità, Perez arriva secondo e il Mondiale è tutto di Verstappen.
Ha sbottato persino Mattia Binotto, generalmente molto serafico
Dalla sua, Charles Leclerc ha già diversi anni di stima dei tifosi ferraristi e non solo, visto che parlano anche i numeri. Ultimamente, il monegasco ha anche fatto segnare un nuovo record. Ottime le sue prestazioni, con tanto di trittico di vittorie all’interno della stagione 2022, ma ancora una volta, la Red Bull era di un altro pianeta. Aitata un po’ da qualche scelta rivedibile, forse. Intanto, la FIA stavolta ha fatto innervosire persino uno di quelli del paddock, che generalmente la pazienza non la perdono: Mattia Binotto.
Ai microfoni Sky infatti, l’italo-svizzero ha letteralmente sbottato, ammettendo anche di dover fare i complimenti a Max Verstappen per il modo di guidare di tutta la stagione. Vittoria finale meritata, ma: “Sulla Fia e la penalità a Leclerc ho poco da commentare, è una situazione ridicola e inaccettabile. La settimana scorsa a Singapore hanno impiegato più di 3 ore, oggi hanno deciso dopo pochi minuti senza sentire i piloti e comminando una penalità che non esiste dal mio punto di vista perché Charles non ha ottenuto alcun vantaggio da quel taglio di chicane, mentre hanno graziato il povero Perez che sette giorni fa non riusciva nemmeno stare dietro alla Safety Car”.
Rabbia comprensibile, quella dell’ingegnere, anche perché effettivamente il tempo impiegato per una decisione oggi, rispetto ad una che avveniva solo sette giorni fa, è stato clamorosamente breve. Ed infatti, Binotto ha spiegato ancora: “Due infrazioni identiche, ma penalità diverse. Ripeto la penalità non ci stava oggi perché Charles aveva qualche decimo di vantaggio su Perez e lo ha mantenuto al traguardo nonostante quel taglio di chicane. Quando abbiamo visto la nota senza nemmeno sentire i piloti. Anche la partenza con la gru in pista e scarsa visibilità, la situazione non è semplice e va migliorata. Credibilità persa e due pesi e due misure? Ne parleremo nelle sedi opportune perché è quella la sede giusta, però è chiaro che così le cose non vanno bene”.