Un siparietto divertente, quello che racconta Mattia Binotto, ma che fa capire quanto il Team Principal Ferrari fosse teso in Austria.
Passeggiava nervoso, a pochi minuti dai primi giri di ricognizione, Mattia Binotto, scoperto dalle telecamere Sky. Forse già lo sapeva. Sapeva che Charles Leclerc avrebbe fatto una di quelle prestazioni, che ora possiamo dire col senno di poi, restano nella memoria di tifosi e piloti stessi. Il monegasco non nascose il suo dispiacere, proprio con Binotti, per le scelte del team in Gran Bretagna, ed ora arrivava a Spielberg con un unico obiettivo: vincere.
Quella di Charles in Austria è stata una vittoria da record, ma ovviamente non poteva arrivare senza brivido. Ed allora, ecco che negli ultimi giri, la vettura del classe ’97 ha avuto problemi ad un pedale, ed intanto Verstappen man mano si riavvicinava, ma per fortuna i giri per la fine erano pochi e Charles ce l’ha fatta. I minuti finali più lunghi degli ultimi anni, così come anche qualcuno li ha definiti sui social, e noi sappiamo quanto lo siano stati, proprio per Binotto.
L’italo-svizzero ha spiegato alla stampa, senza nascondersi: “Devo ammettere che ero molto nervoso. Deluso da quello che è successo a Carlos. Così nervoso che ho smesso di guardare la gara negli ultimi tre giri“. L’ingegnere nato a Losanna, ha poi anche spiegato che i meccanici non hanno ancora ben chiaro cosa sia successo alla vettura di Sainz, ma che ovviamente stanno lavorando per arrivare alla soluzione, a breve.
Purtroppo, il madrileno ha dovuto salutare la Gara, proprio a pochi minuti dalla fine, ma non solo. Era chiaro che Carlos Sainz, potesse andare a prendere Verstappen di lì a pochi giri, perché in pista era più veloce, salvo appunto, doversi poi salvare dal flambé della sua auto per guasti tecnici. Di fatto, l’ex McLaren, aveva già reso noto il suo obiettivo, che fino al suo stop in realtà, è stato anche rispettato.
Ora, c’è da mettersi ancora una volta tutto alle spalle e puntare sulla nuova Power Unit di cui dovrà disporre il numero 55. Ma non è tutto finito con l’Austria, perché le Red Bull sono sempre veloci e Verstappen è ancora in vantaggio su Leclerc. “La velocità è simile, abbiamo avuto un vantaggio nel degrado delle gomme che penso avessimo già nello sprint di sabato. Quello che abbiamo visto nello sprint è stato più evidente in gara – spiega Binotto – Abbiamo uno svantaggio rispetto alla Red Bull sui rettilinei, soprattutto per l’effetto del loro DRS, maggiore del nostro. Ma Charles ha introdotto una nuova ala posteriore in Canada e con quel nuovo spoiler abbiamo ridotto lo svantaggio“.
Certamente, ora in casa Red Bull non staranno a guardare, e con due settimane di tempo per lavorare alle RB18, qualcosa accadrà di sicuro. Così, ha concluso Binotto con le sue dichiarazioni alla stampa: “Hanno ancora qualche vantaggio, ma è molto piccolo. Nei circuiti di potenza siamo vicini, facciamo la differenza in curva dal grip che generiamo. I due piloti hanno fatto un lavoro fantastico, entrambi, con il set-up. I piloti faranno la differenza”.
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