Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, in una intervista rilasciata alla BBC ha dichiarato quale è l’attuale obiettivo della Ferrari.
Dopo anni a osservare le squadre avversarie dominare la F1, i piloti della Scuderia Ferrari ambivano e ambiscono a vincere ogni domenica e lottare per entrambi i riconoscimenti mondiali. Ad inizio stagione il morale era altissimo per la squadra di Maranello, soprattutto perché il regolamento tecnico aveva dato la possibilità di ricominciare da un foglio bianco.
Per tutte le squadre il 2022 rappresentava l’occasione d’oro per tornare ai vertici della categoria del Motorsport. Ad eccezione di Mercedes e Red Bull Racing che hanno lottato fino all’ultimo giro dell’ultimo GP della scorsa annata, tutti gli altri team hanno iniziato, tempo prima, a focalizzarsi sul progetto wing car. L’auto ad effetto suolo modenese si è rivelata essere competitiva sin dai primi test prestagionali. I tecnici italiani hanno sfornato una vettura agile, veloce e affidabile.
La squadra ha sacrificato le ultime stagioni per mettere in pista una monoposto all’altezza del nome del Cavallino Rampante. In un ambiente di euforia totale, sono iniziati ad arrivare i primi risultati importanti, al debutto in Bahrain e nella tappa australiana. La doppietta all’esordio e il grand chelem di Melbourne avevano convinto l’ambiente, Binotto in primis, che fosse possibile lottare per la vittoria su qualsiasi circuito. I risultati dopo il trionfo in Australia di Leclerc non hanno, però, tenuto fede alle aspettative.
Gli errori individuali dei piloti, il DNF di Barcellona per un problema tecnico alla Power Unit Superfast e l’errata strategia degli uomini al muretto box della Ferrari a Monaco, hanno catapultato la Red Bull Racing al primo posto. Il margine non è ancora ampio. Max Verstappen ora ha nove punti di vantaggio su Charles Leclerc. In classifica costruttori, invece, la squadra austriaca ha accumulato 36 punti in più della Scuderia Ferrari. Un gap colmabile e, altamente, alla portata in teoria di una squadra che si pone l’obiettivo più importante, ovvero il titolo mondiale.
Le parole spiazzanti di Mattia Binotto
Dopo un periodo molto complesso la Rossa si è iniziata a interrogare sui reali obiettivi del 2022. Dopo proclami importanti alla vigilia, soprattutto del Presidente John Elkann, la squadra sembra più orientata ad una sana competitività per le posizioni nobili della classifica, ma non per il titolo di campione. Il team, a detta del suo direttore d’orchestra svizzero, non sarebbe ancora pronto per lottare sino infondo con la Red Bull Racing per la conquista di un mondiale che manca dal lontano 2008. Gli uomini della Scuderia avevano altri obiettivi e non sarebbe giusto cambiarli in corso d’opera.
Alla BBC Mattia Binotto, infatti, ha dichiarato: “Nel 2022 il nostro obiettivo era tornare ad essere competitivi, non vincere il campionato, sarebbe completamente sbagliato trasformare l’obiettivo in ‘cerchiamo di vincere il campionato perché siamo molto competitivi’. Essere competitivi è un dato di fatto, diventare campione del mondo è un compito di altro livello. Lo dico forse per togliere un po’ di pressione al team, ma credo anche che sarebbe sbagliato come management cambiare gli obiettivi rispetto a quelli che abbiamo dato loro”.
A quanto pare la Scuderia ha rinunciato allo sviluppo della monoposto dello scorso anno, puntato tutto sul cambio regolamentare e messo giù un’auto competitiva, al solo scopo di risultare competitivi, ma non per vincere il mondiale 2021. L’ingegnere di Losanna se lo augura, ma dopo anni di batoste, un digiuno di vittorie di due anni e mezzo, sembra abbastanza riduttivo cercare di togliere pressione alla squadra, in un momento di lotta serrata con i rivali. Gli uomini della squadra dovrebbero essere già pronti ad essere sottoposti ad una forte pressione psicologica e mediatica, esattamente come gli altri top team. In questo momento difficile, un grande ex ha preso le difese della Scuderia.
I proclami di un futuro radioso
“La nostra mentalità interna è che dobbiamo ancora migliorare come squadra per essere in grado di vincere un campionato. Senza dubbio quello che intendiamo fare è cercare di aprire un ciclo, diventare campioni del mondo, e non solo una volta, cercare di rimanerci. Ma credo che ci vorrà del tempo. È importante rimanere concentrati su ogni singola gara. Non guardiamo alle classifiche”, ha chiosato il team principal della Rossa. Nel tentativo di togliere pressione alla squadra, in realtà, l’ingegnere di Losanna non ha fatto altro che spostare ancora più in là il vero obiettivo, creando una aspettativa altissima per i prossimi anni e rischiando di smorzare l’entusiasmo per l’anno in corso. Per non fare proclami, alla fine, Binotto si è esposto con il proclamo più importante per il futuro.
L’apertura di un ciclo vincente richiede caratteristiche ben precise. La Mercedes per otto anni di fila ha dominato non avvertendo alcuna pressione di essere al top. Ora tutto sembra andare in direzione di Milton Keynes. La Red Bull Racing può disporre di un giovanissimo campione del mondo, un secondo pilota esperto di alto profilo, ma non ancora alla pari della prima guida nell’arco di un intero campionato, un team principal navigato che ha già vinto in carriera, il miglior progettista della storia della F1, ottimi strateghi al muretto box, un gruppo di meccanici di straordinario livello, la potenza di fuoco dei miliardi della RB e la competenza dei giapponesi sul piano motoristico.
La Ferrari dovrà vedersela con una squadra abituata a lottare punto a punto per il massimo traguardo possibile. Lo scorso anno la sfida alla Mercedes è stata una ottima scuola per tutti gli uomini di Milton Keynes. Sono anni che la Ferrari non è in lotta per la conquista del titolo iridato. A Baku sarà una tappa molto importante per le sorti della stagione. Le parole di Mattia Binotto creano delle aspettative importanti per il futuro, ma cosa avranno pensato Charles Leclerc e Carlos Sainz? I piloti hanno dovuto ingoiare bocconi amari nelle scorse stagione e vorrebbero lottare, sin da subito, per dei traguardi in linea con le loro ambizioni e la storia del Cavallino Rampante.