Mattia Binotto mette le mani avanti: Mercedes favorita

L’ingegnere, Mattia Binotto svela le carte, ok la Ferrari a Barcellona, ma la Mercedes resterebbe più avanti di tutte.

È giusto mantenere basso l’entusiasmo dei tifosi ferraristi? Charles Leclerc ha fatto cose strabilianti a Barcellona, paragonabile solo da Verstappen, eppure il monegasco in questi giorni ha fatto capire che i test restano solo test. Ma che il ventiquattrenne sia più distaccato che altro, quando si parla di pista, lo sapevamo già.

Mattia Binotto (Ansa)
Mattia Binotto (Ansa)

Però pare proprio che pure Carlos Sainz voglia abbassare le pretese, forse più che smorzare gli entusiasmi. Anche lo spagnolo infatti, ha fatto di tutto pur di non attirare l’attenzione, parlando delle Ferrari in generale e dicendo: “I nostri dati non dicono che siamo in testa”. Ma il campionato inizia a breve e se tutti a Maranello non credono di essere in vantaggio, allora le cose iniziano a diventare pesanti. Ed invece, cosa dice Mattia Binotto, a meno di un mese dall’inizio del Mondiale?

Mattia Binotto, una frase lo tradisce

L’ingegnere italiano, in Ferrari dal 1995 e direttore sportivo della Scuderia dal 2019, ha parlato a Sky Italia, dopo la settimana di test che in fondo, dovrebbe far essere soddisfatti i ferraristi, o almeno speranzosi. Ed invece, anche dai piani alti, si richiede un profilo basso. Se almeno dal punto di vista dei media, Alonso e Hamilton sono sembrati i più spavaldi, a quanto pare a Binotto non va di certo male la cautela dei “suoi” piloti.

Vero che la W13 ha presentato grosse novità, ma forse quella di Binotto di parlare soprattutto di Mercedes, è una mossa ponderata. Insomma, tra polemiche con la FIA, Red Bull che ora è davanti ed Hamilton che è tornato quasi ad un passo dallo start del campionato, a Brackley hanno già tanti pensieri, eppure l’ingegnere nato in Svizzera ci mette un po’ di pepe in più: “Potreste immaginare che forse non hanno sviluppato così tanto l’auto dell’anno scorso e hanno semplicemente messo tutto il lavoro in questa. Quindi significa che sono diversi mesi avanti rispetto a tutti noi?”, domanda il direttore.

“Sono sicuro che una volta arrivati ​​in Bahrain saranno loro due o tre mesi avanti”, ammette proprio il cinquantaduenne, che comunque spiega: la stagione è lunga ed anche la Ferrari avrà il suo da dire. Eppure, nell’immaginario collettivo c’è una Mercedes che almeno in Catalogna, non ha fatto strabuzzare gli occhi a nessuno. Però, anche questo è un aspetto presto spiegato, proprio dall’emiliano di origini svizzere: “I team nascondono il vero potenziale delle loro vetture, alcuni più di altri, ovviamente è troppo presto per poter valutare correttamente le prestazioni delle diverse vetture, anche se mi sembra che la zona di mezzo si avvicinerà ancora di più man mano che la stagione avanza”, spiega Mattia Binotto.

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