In una intervista, Biaggi parla della nuova stagione del Motomondiale, la prima senza il rivale Valentino Rossi.
Se Valentino Rossi dopo le moto ha deciso di darsi alle quattro ruote, c’è uno che invece3 con le due non vuole proprio smettere. Parliamo di Max Biaggi, che superati i 50 anni ancora si diverte come un matto a dare gas e a raggiungere velocità da capogiro. Lo scorso novembre in sella alla Voxan Wattman elettrica ha macinato record su record. Sulla pista del Kennedy Space Center in Florida, il romano ha tenuto una media di 455,737 km/h, con picchi di velocità massima a 470,257 km/h, entrando nel Guinness dei primati.
Lo scorso 23 febbraio, il pilota italiano ha ricevuto dalla FIM (Federazione Internazionale Motociclistica) gli attestati che certificano i suoi record. Ma non è ancora sazio. Tanto che ha dichiarato che entro dicembre 2022 vuole raggiungere i 500 km/h con la sua moto elettrica.
Biaggi, tra nuovi obiettivi e malinconia
Adesso però per il romano però c’è da pensare alla pista. Ma non è lui il protagonista. C’è infatti da gestire il team Sterilgarda Max Racing di Moto3. E Biaggi è pronto a far crescere le sue nuove leve, Ayumu Sasaki e Johan McPhee, con i quali spera di vincere almeno un GP.
In questo weekend si corre il GP del Qatar per Biaggi è stato anche il momento dei ricordi. Infatti è la prima gara dopo l’addio di Valentino Rossi, suo grande rivale. Per il paddock è stato un bel colpo, ma per Biaggi comunque è qualcosa che doveva succedere, prima o poi. “Ha rappresentato molto per il nostro mondo, ma quando si accenderanno i motori tutti saranno entrati mentalmente in una nuova era“, ha ammesso il romano in una intervista a Libero. Poi ha aggiunto che la vita e il mondo delle moto andranno comunque avanti anche senza il Dottore, come è accaduto prima ad altri grandi: “L’addio di un campione è nella natura delle cose: le moto ci sono state anche dopo i ritiri di Agostini, Dohaan, Roberts, Biaggi e ci sono anche dopo Rossi”.
Per Biaggi però c’è stato spazio comunque anche a un dolce pensiero nei confronti del rivale, che proprio in questi giorni è diventato papà della sua primogenita, Giulietta. In particolare ha ricordato le sue sfide con il campione di Tavullia, una rivalità che, come ha affermato, “ha diviso l’Italia”, forse anche con troppa tensione. Biaggi poi ha ricordato anche il suo essere playboy e ha confessato: “Le donne sono sempre state una presenza importante. Da mia mamma a mia figlia passando per le mie compagne”.
Infine anche un ricordo su una esperienza che lo accomuna proprio a Valentino Rossi, quella sulla Ferrari. Biaggi infatti la provò in un test privato nel 1999, qualche anno prima del Dottore. E andò talmente bene che anche lui, come il numero 46, pensò di “cambiare mestiere”. Poi però non se ne fece più nulla: “Mi offrirono un sedile in Sauber per fare una stagione di apprendistato prima di passare alla Rossa, ma io rifiutai perché non volevo lasciare le due ruote”. Proprio come il rivale.