Il grande Max Biaggi si è raccontato in un’intervista dove ha toccato i temi della sua vita. Ed anche su Valentino Rossi non si è risparmiato.
La carriera di Max Biaggi ha forgiato la grande passione degli italiani per il mondo delle due ruote. Il rider romano ha vinto ben quattro titoli mondiali nella 250, imponendosi ininterrottamente dal 1994 al 1997. A livello di campionati conquistati, anche in Superbike non è stato da meno, laureandosi iridato nel 2010 e nel 2012 in sella all’Aprilia.
La parentesi più difficile ha riguardato la top class del Motomondiale, dove non è mai riuscito a portare a casa il risultato sperato. Per ben tre volte è stato vice-campione, due delle quali alle spalle di Valentino Rossi nel 2001 e nel 2002. L’incontro con il “Dottore” è stato fatale per i suoi sogni di gloria, ma ha dato vita ad una rivalità che porteremo sempre nel cuore.
Max Biaggi ha sempre dato l’anima per cercare di sconfiggere il grande avversario, con il quale sono spesso volati spintoni e parole forti. Ora che entrambi hanno appeso il casco al chiodo, il pilota romano auspica una ritrovata serenità tra i due. In una recente intervista rilasciata a Sky Sport MotoGP sull’addio del pesarese alle due ruote, Max aveva detto: “Tra di noi non c’è rapporto, ma credo che il destino abbia in serbo qualcosa di speciale per il futuro. Magari un qualcosa da fare insieme“.
Max Biaggi, le sue rivalità ed il dramma
Un personaggio come Max Biaggi ha sempre attirato la curiosità di tifosi ed addetti ai lavori, ed in questi giorni ha rilasciato una bella intervista al “Corriere della Sera”, proprio dopo aver stabilito un clamoroso primato. In sella ad una Voxan Wattman elettrica, il centauro ha raggiunto i 455,37 km/h. All’età di cinquant’anni, si tratta di un risultato straordinario.
“Mi hanno proposto di fare questa cosa due anni fa, ma non avrei mai pensato che una moto elettrica potesse viaggiare tanto forte. Tuttavia, non credo che siamo arrivati alla completa conversione verso questa nuova fonte, questo è un record di velocità. Per passare completamente all’elettrico ci vorrà molto tempo“.
Il dramma più importante della sua vita, Max Biaggi lo ha passato nel 2019, quando è scomparso papà Pietro: “Mi stava vicino in ogni momento, ma la sua forza era il non essere invadente. Bastava un suo sguardo, un cenno, che mi dava una carica incredibile. Gliene sarò sempre grato“.
La fase di carriera in cui Max era al top è coincisa con l’avvento di Valentino Rossi, il quale gli ha impedito di conseguire i risultati sperati: “Ci siamo semplicemente incontrati, abbiamo corso al massimo delle nostre possibilità nello stesso periodo. Ci sono stati giorni buoni ed altri meno buoni all’interno della nostra sfida, ma lo vedo come un ricordo positivo, che ha lasciato qualcosa ad entrambi“.
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La differenza tra Max Biaggi e la gran parte dei piloti motociclistici italiani è relativa alla sua origine. Il “Corsaro” è infatti nato e cresciuto a Roma, ben lontano dalla “terra dei motori” che ha dato i natali a tanti suoi avversari: “Per me non è stato facile affermarmi, visto che provenivo da un posto che non aveva nulla a che fare con l’area geografica dei miei rivali. Da una parte, tuttavia, questo mi ha aiutato a crescere”.