Il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen, ha ammesso che sarebbe pronto a mollare il circus della F1 se dovesse dire addio il suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase.
Tra i tanti uomini chiave del successo di Max Verstappen in Formula 1 c’è un ingegnere di origini italiane. Il nuovo campione del mondo ha vinto all’ultimo respiro il duello ad Abu Dhabi con Lewis Hamilton. Il pilota della Red Bull Racing, a soli 24 anni, è già sul tetto del mondo. Il campionato 2021 per l’olandese è stato quasi perfetto. Di sicuro è stato fortunato nelle concitate fasi finali del Gran Premio degli Emirati Arabi, ma non lo è stato di certo nel corso dell’intera stagione. Max Verstappen avrebbe anche potuto chiudere prima, matematicamente, la sfida con l’esperto rivale.
In Azerbaijan lo scoppio improvviso di una mescola Pirelli determinò il ritiro del leader Verstappen. A Silverstone, fu Lewis Hamilton ad estromettere il #33 dalla corsa con una manovra sconsiderata punita dai commissari. In Ungheria ci pensò Valtteri Bottas, in una clamorosa carambola, a colpire alla prima curva l’alfiere della Red Bull Racing. L’unico vero grande errore del pilota olandese avvenne nel Gran Premio d’Italia, sul tracciato di Monza. Il figlio d’arte di Jos chiuse con estrema veemenza, alla prima variante, la porta all’avversario. La RB16B di Max atterrò sulla testa di Lewis.
In nessuna delle manovre dei contendenti alla corona si può rintracciare alcun tipo di volontarietà nell’attentare alla salute dell’altro. Nel Motorsport quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco. Incidenti e manovre ad alto rischio rappresentano il prezzo da pagare per una sfida senza esclusione di colpi. Ognuno ha giocato le proprie carte, tra quelle di Max Verstappen c’era un ingegnere di origini italiane dal carattere genuino.
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Max Verstappen e il legame con Gianpiero Lambiase
Dopo otto anni dall’ultima volta, un pilota della Red Bull Racing ha festeggiato un titolo mondiale. Max Verstappen ha succeduto Sebastian Vettel, riportando l’alloro a Milton Keynes. In Inghilterra, Austria e In Olanda è iniziata la festa. Il successo di Verstappen è anche merito di un tecnico nato a Londra da genitori italiani.
L’italo-britannico e l’olandese hanno iniziato a lavorare insieme in Red Bull Racing nel 2016. Gianpiero Lambiase aveva già fatto esperienza in Force India con Vitantonio Liuzzi, Paul Di Resta e Sergio Perez. L’arrivo di Max Verstappen in Red Bull Racing, al posto di Daniil Kvyat, ha portato alla creazione di un rapporto professionale di successo. Il giovane olandese ha ammesso l’importanza del lavoro svolto dal suo ingegnere di pista.
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In una intervista rilasciata all’emittente olandese Ziggo Sport, il nuovo campione del mondo ha confessato: “Gliel’ho detto, quando deciderà di smettere lascerò la Formula 1 anche io. Voglio lavorare solo con lui. Abbiamo un rapporto incredibile. Helmut Marko trova stupefacente il modo che abbiamo di comunicare. Ormai lui è il pilota e io l’ingegnere“.
Il rapporto tra l’olandese e l’ingegnere italo-britannico è inscindibile. “Voglio che mi dica alla radio quando divento o faccio lo str***o e io voglio fare altrettanto nei suoi confronti. A livello di strategia non ho timori a gestirla dall’abitacolo. Se le gomme sono finite lo dico e rientro ai box e sarà meglio che le gomme siano già pronte, anche se a volte il team vorrebbe che percorressi ancora un giro“, ha concluso Verstappen.