Max Verstappen è una slavina nella sua intervista a ServusTV: parla di futuro, ma anche di Lewis Hamilton, ecco che ha detto.
All’Hangar 7 di Salisburgo, proprietà Red Bull, Max Verstappen ha rilasciato un’intervista post vittoria del primo Mondiale, per il programma Sport and Talk, di ServusTV. Con lui c’era il super-consulente della casa austriaca, Helmut Marko, che ultimamente ha fatto a dir poco infuriare i ferraristi.
Stavolta però, le parole piccanti ce le ha messe il giovane olandese. A pochissimi giorni dalla sua vittoria finale di Abu Dhabi che ancora si porta gli strascichi delle polemiche, Max Verstappen parla di pressioni, futuro, ma anche del suo rivale, Lewis Hamilton.
Hamilton mancherà a Max Verstappen?
Ovvio, che vincere per la prima volta, scrolli dalle spalle di un pilota tantissime paure. Ora che Max ha eguagliato mostri sacri come Schumacher ed Hakkinen per un primato spaventoso, ed ha vinto il suo primo campionato di F1 a 24 anni, le sue dichiarazioni sembrano essere quelle di un veterano: “Con il titolo c’è più tranquillità. Il mio sogno è sempre stato vincere il Mondiale, almeno una volta. Tutto ciò che viene ora è un’aggiunta. Ma appena potrò, vorrò vincere ancora”.
E vorrà vincere in Red Bull, il figlio d’arte. Il team con sede in Inghilterra, crede fermamente in lui e Max ricambia. Ha conosciuto la vettura del prossimo anno, il pilota classe ’97?: “Per ora, ho guidato l’auto solo nel simulatore. A gennaio e febbraio sarà diverso. Ma spero che le gare vadano meglio, che i sorpassi siano più facili e che le squadre si avvicinino”. Belle parole poi, per il compagno di scuderia: “Senza Checo (Perez) non sarei diventato un campione del mondo“.
Dove abita Max Verstappen? Il luogo è un sogno per tutti
Il pilota olandese, spera di poter vivere le emozioni che tutti gli sportivi hanno poi respirato insieme a lui ed Hamilton, anche nel 2022. Il suo auspicio: “Mi aspetto che torni. Le sue parole dopo la gara sono state molto emozionanti. Conto su di lui per il 2022”. Ma Max dopo aver vinto, si toglie i sassolini dalle scarpe e rilascia una dichiarazione-stoccata: “Non posso diventare un Sir nei Paesi Bassi, ma non è nemmeno necessario. Sono un pilota da corsa. Il titolo di campione del mondo è sufficiente“.