Maxi sequestro della Guardia di Finanza: trema il mondo delle scommesse

La Guardia di Finanza sta cercando da tempo di vigilare sul traffico delle scommesse e anche di recente c’è stata una retata importante.

Il mondo delle scommesse è sempre stato davvero molto problematico, soprattutto perché nonostante sia stato da tempo regolamentata dallo Stato non mancano i traffici illegali, per questo motivo nell’ultimo periodo la Guardia di Finanza ha dovuto intervenire nella provincia di Bari.

Guardia di finanza
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L’obiettivo di poter regolamentare sempre di più il mondo legato alle scommesse sportive è derivato dal fatto che per troppo tempo si sono visti degli atteggiamenti illegali da parte della malavita.

Tante partite infatti venivano proprio truccate In modo tale da poter fare vincere o perdere diverse squadre, in modo tale da poter scommettere in anticipo e guadagnare così un gran numero di soldi.

Sicuramente negli ultimi anni c’è stato un grosso netto calo di frodi allo Stato attraverso il gioco d’azzardo e le scommesse, ma purtroppo ci sono ancora dei casi da dover tutelare.

Questo è esattamente quello che è successo a Bari nell’ultimo periodo, con la Guardia di Finanza che è riuscita a risalire a un commercio di soldi illegali che derivavano appunto dalle scommesse sportive.

Notiamo come per risalire a questo tipo di infrazione sia stata fondamentale la dichiarazione dei redditi del proprietario di una sede di scommesse proprio di Bari, con il totale dell’ammanco che era indicativamente di 2,5 milioni di euro.

I sospetti sono derivati dal fatto che ci fosse stata una dichiarazione davvero minima nell’anno 2016, senza mai dimenticare come addirittura nel 2017 non fosse proprio stata presentata alcuna dichiarazione dei redditi.

Questo dunque ha iniziato a fare insospettire la Guardia di Finanza del nucleo di Bari con un inizio delle indagini che ha portato finalmente al 2022 alla cattura del titolare.

Quello che però è davvero incredibile notare come non sia stata chiaramente una sua iniziativa personale, ma esternamente ci fosse una vera e propria azione criminale adatta solamente a frodare lo Stato e lo sport in generale.

Sequestrati 2,5 milioni dalla Guardia di Finanza: legami tra Bari e Malta

Il problema è che però ora la situazione passa nelle mani dell’Unione Europea, perché a dirigere i fili di questo giro illegale di scommesse era un’impresa di Malta.

Ovviamente è fuori dei propri confini la legge italiana non ha assolutamente alcun tipo di valore, ma è stato chiaro a tutti come proprio dalla piccola isola del Mediterraneo ci fosse una società in grado di poter creare una rete di sedi in grado di gestire le scommesse illegali.

Ovviamente il titolare dell’agenzia che era nel capoluogo pugliese era solamente uno dei tanti prestanome messi lì dalla società iniziale, ma nonostante questo chiaramente anche lui dovrà rispondere delle sue azioni.

In questi giorni si è espresso in maniera netti categorica il gip delle tribunale di Bari, con la sentenza che è quella di sequestro preventivo dei suoi beni e dei suoi immobili in modo tale da poter far continuare il lavoro del Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.

A questo punto dunque bisognerà capire perfettamente come andrà avanti la vicenda, ma sicuramente è un altro brutto colpo per lo sport internazionale.

Nonostante sia stato regolamentato da tanti anni continuano sempre e comunque a esserci un giro illegale di scommesse con la situazione che si sta facendo davvero sempre più complicata soprattutto per la tutela dei giocatori.

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