La gravissima situazione che ha colpito l’Europa ha avuto ripercussioni anche nello sport e Nikita Mazepin non potrà correre in F1 nel 2022.
Il mondo intero in questo momento sta vivendo con estrema ansia e paura quello che sta succedendo in Ucraina ed è normale che tutti abbiano voglia di capire come andrà a finire questa triste situazione che ha già avuto delle pesanti conseguenze da un punto di vista sportivo.
Il calcio e il basket hanno sospeso le squadre dall’Eurolega e anche la F1 ha deciso che tutti i vari piloti russi non potranno correre, ma la Haas non ci ha pensato due volte e ha deciso di tagliare in maniera definitiva i rapporti decidendo per un licenziamento in tronco che ha fatto scattare la rabbia del pilota russo Nikita Mazepin.
La F1 è ormai pronta a partire e il 20 marzo è una data che è stata segnata di rosso sul calendario da tutti gli appassionati di uno degli sport più affascinanti e più seguiti nel mondo ed è ormai notizia nota a tutti che Nikita Mazepin non farà parte della griglia di partenza di questo Mondiale.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha portato a grossi scossoni anche nel mondo dello sport che in questo momento è diviso per poter cercare di capire cosa si possa fare per poter far sì che si trovi una soluzione adatta per tutelare anche gli atleti.
Uno di questi è stato proprio Nikita Mazepin che, nel momento in cui è iniziata la fine dei rapporti tra lo sponsor Uralchem del padre di Dimitry, a causa della guerra contro l’Ucraina, è scattato immediatamente il licenziamento senza possibilità di replica da parte della Haas, senza aver ancora aspettato la decisione della FIA a riguardo dei vari piloti.
La scelta della Federazione sembra infatti quella di non punire i singoli atleti che sono assolutamente vittime di questa situazione, ma dallo stesso punto di vista è sembrata una vera e propria occasione da non farsi sfuggire per la Haas per poter cercare un altro pilota e inserirlo nella lista dei partenti a inizio anno.
Mazepin si è così scagliato contro la sua ormai ex Scuderia spiegando chiaramente come sia stato vittima di una situazione chiaramente dove lui non può essere un colpevole e ha dichiarato questo.
“Inizialmente la FIA mi aveva detto che avrei potuto correre senza la bandiera e lo avevo accettato, ma subito dopo è arrivata la lettera della Haas che mi licenziava unilateralmente e con effetto immediato, ma non c’è alcuna motivazione legale dietro a questa decisione.”
Il russo ha già detto che intavolerà una causa legale contro la Scuderia per licenziamento senza giusta causa e per diffamazione della propria figura, dato che è stato trattato a tutti gli effetti come se fosse uno dei responsabili di questa situazione.
Mazepin ha poi continuato il video spiegando come la sua vita per 18 anni sia stata dedicata unicamente al raggiungimento dell’obbiettivo di diventare un pilota di F1 e non è giusto che questo sogno venga bloccato sul più bello, ma sono in molti a essere convinti del fatto che Nikita sia stato fuori per altri motivi.
Era chiaro fin dal primo giorno che Mazepin aveva l’occasione di correre nei massimi circuiti mondiali non per meriti propri, ma unicamente perché figlio di Dimitry Mazepin, massimo imprenditore della Uralchem, sponsor della Haas e quini grande foraggiatore del figlio per la sua crescita.
Per tutti dunque era un figlio di papà viziato che aveva così deciso di completare il suo percorso in F1 disputando qualche stagione tra i grandi solo per poter farsi bello ed effettivamente non è da escludere che tutti abbiano tirato un sospiro di sollievo al suo addio.
Sono stati tanti i rumors che parlavano di un ambiente molto ostile al russo per un carattere che non si è mai pienamente sposato con la Scuderia e che il suo mantenimento all’interno della società era dettato unicamente dalla presenza del padre.
Andato via l’accordo con il padre ecco dunque pronto l’addio anche del figlio che nella passata stagione si è dimostrato, senza mezzi termini, come uno dei peggiori piloti che abbiano mai avuto la possibilità di guidare un mezzo di F1.
La Haas 2021 è stata sicuramente la peggior vettura presente ai nastri di partenza, ma la differenza di rendimento tra Mick Schumacher e Nikita Mazepin è stata a dir poco imbarazzante, con l’ultimo posto sempre ampiamente suo e con il tedesco che in diversi casi gli ha dato distacchi importanti di oltre un minuto.
Papà non paga più e ora il “sogno” di Mazepin in F1 è davvero terminato e finché non ci sarà più il genitore ad aiutarlo di sicuro il suo posto sarà lontanissimo dalle più importanti gare dell’anno.
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