La McLaren ha deciso di smentire ufficialmente l’acquisto del team da parte dell’Audi. Woking resta nel Circus con il suo nome.
Negli ultimi giorni erano circolate molte voci riguardo al futuro della McLaren, team che ad inizio 2020 aveva affrontato notevoli difficoltà economiche. Il secondo marchio più vincente in F1 dopo la Ferrari, aveva dovuto addirittura mettere un’ipoteca sulla storica sede di Woking, dove è situato anche il museo con le vetture storiche.
Nonostante questo, nella passata stagione è arrivato uno splendido terzo posto nel mondiale costruttori, alle spalle delle inarrivabili Mercedes e della Red Bull. L’accordo con il team di Brackley per avere le power unit della Stella a tre punte ha aiutato il team a tornare alla vittoria, arrivata con Daniel Ricciardo a Monza davanti a Lando Norris.
McLaren, smentito l’acquisto di Audi
Da tempo ormai si parla di un possibile ingresso nel Circus di Audi e Porsche. Entrambe sono membre del gruppo Volkswagen, ma se per la seconda si parla di un futuro lontano, non prima del 2026, per la casa dei quattro anelli i tempi sembravano più stretti. Le voci che avevano iniziato a circolare parlavano addirittura di un acquisto della McLaren, che stava diventando sempre più possibile.
A seguito di ciò, la storica squadra di Woking ha deciso di rilasciare un comunicato, smentendo tutto quello che si era detto in queste settimane: “McLaren Group è a conoscenza di una storia diffusa dai media che asserisce di una avvenuta cessione ad Audi. Questo è del tutto impreciso e McLaren sta cercando di far rimuovere questo pettegolezzo“.
“La strategia tecnologica della McLaren ha sempre comportato discussioni e collaborazioni continue con partner e fornitori importanti, comprese alcune altre case automobilistiche. Tuttavia, non c’è stato alcun cambiamento nella struttura proprietaria del nostro Gruppo McLaren”.
Il costruttore di Woking ci ha tenuto a fare chiarezza sin da subito, visto che, in F1, le voci si rincorrono sino a diventare dei veri e propri casi. L’Audi, comunque interessata all’ingresso nel Circus, non ha per ora risposto a quanto dichiarato dalla squadra britannica, ma sarà interessante osservare quanto accadrà nelle prossime ore.
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Quello che è certo è che la F1 ha bisogno di nuovi ingressi, visto il prossimo abbandono della Honda. Come case ufficiali resteranno solo Mercedes, Ferrari e Renault, al contrario di quanto accadeva sino ai primi anni Duemila dove vi erano, contemporaneamente, almeno 6-7 costruttori impegnati come motoristi o con una squadra. Per il momento, quei tempi sembrano molto lontani, anche a causa delle sofisticate power unit che richiedono ingenti somme di denaro e che non garantiscono immediata competitività.