Sulla lunga scia dell’esigenza di trasformare la F1 in uno sport amico dell’ambiente, la Mercedes ha accettato una nuova sfida.
Nel Circus la Stella ha brillato in lungo e in largo e senza soluzione di continuità dal 2014 al 2021 per quanto concerne il titolo costruttori, di conseguenza non deve stupire che la Casa tedesca abbia voluto arrivare prima anche nella ricerca di un sistema per inquinare di meno.
Da quanto si apprende, la Mercedes sarà la prima squadra al mondo ad investire non solo nei carburanti ecologici per le monoposto, ma altresì per la sua logistica.
Molti, nell’ultimo periodo, hanno storto il naso davanti ai numerosi viaggi effettuati per lo spostamento dello staff al seguito della F1 e del materiale necessario. Emissioni di CO2 a go go e sostanzialmente inutili, che lo sport dovrà trovare il modo di ridurre.
La Mercedes vuole salvaguardare l’ambiente
Dunque, con l’obiettivo di battere tutti sul tempo. il costruttore di Stoccarda ha dato vita ad un investimento da svariati milioni di euro per il comparto dell’aviazione.
L’uso di combustibili a minor impatto ambientale provenienti da fonti rinnovabili, piuttosto che dalla lavorazione degli scarti sarà dunque il futuro della disciplina per continuare ad esistere.
“Questa ricerca vuole trasformare il modo in cui viaggiamo e renderlo più sostenibile“, ha affermato il boss dell’equipe germanica Toto Wolff. “Credo che questo tipo di tecnologia sia al momento la miglior soluzione disponibile per l’intera industria. Per quanto ci riguarda come marchio, vorremmo essere pionieri del cambiamento e usare la nostra piattaforma globale come modello per un futuro più ecologico“.
Ad oggi nella top class dell’automobilismo si sta già facendo qualcosa per migliorare la situazione ambientale. Da quest’anno è stato introdotto il bio-fuel che prevede l’utilizzo del 10% di etanolo. Un incremento del 5% rispetto al passato.
Questo piccolo ritocco, stando alle stime del promoter, avrebbe portato ad un calo della produzione di gas-serra del 65% in confronto ai carburanti comuni.
Il prossimo step importante è datato invece 2026. Per quell’epoca l’inquinamento prodotto dalle vetture dovrà essere pari a zero, mentre il calendario verrà regionalizzato, così da evitare lunghi tragitti o peggio ancora andirivieni da un continente all’altro.