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Mercedes, è sempre più un disastro: il punto più basso di sempre

La Mercedes sta vivendo una stagione molto complicata, ma dalle prove libere in Australia ci si è resi conto del crollo totale della Scuderia.

Da quando siamo entrati nell’era dell’ibrido nel 2014 è stato evidente a tutti il fatto di come la Mercedes sia stata in grado di essere considerata a tutti gli effetti come la monoposto in assoluto migliore di tutto il circuito con una serie di successi straordinari che le hanno permesso di ottenere per ben nove anni consecutivi il titolo costruttori, ma in questa annata le cose stanno andando nel peggiore dei modi.

Mercedes (Ansa Foto)

La F1 ha subito tantissimi cambiamenti nel corso della propria storia, per questo motivo ci sono stati tantissimi piloti che hanno vissuto degli alti e bassi importanti e lo stesso è successo per Scuderie che sono passate anche in solo una stagione da essere le dominatrici a lottare per l’ingresso in zona punti.

La Mercedes è quella che sta dimostrando in questo momento più di tutte di essere in totale crisi di risultati, per questo motivo la sensazione che le cose a Stoccarda stiano precipitando sono sempre più evidenti, ma dopo i Gran Premi in Bahrain e Arabia Saudita, c’erano voci che parlavano di una rinascita in Australia mai arrivata.

Infatti siamo solo all’inizio del fine settimana in Oceania, ma i primi risultati sono un vero e proprio disastro su tutta la linea, tanto è vero che sia Lewis Hamilton che George Russell sono tristemente finiti fuori dalle prime dieci posizioni durante le seconde prove libere, testimonianza del fatto che Jeddah non fu solo un caso.

In Arabia Saudita il 7 volte campione del mondo aveva dovuto dire addio alle qualifiche addirittura già dalla Q1, non riuscendo nemmeno a superare l’Aston Martin di Lance Stroll, ma in Australia si pensava a un suo riscatto eppure la nota migliore di questo venerdì è arrivata dalle prime prove dove Hamilton ha potuto almeno chiudere a un modesto settimo posto, prima del crollo nelle seconde.

Russell ha leggermente migliorato il suo piazzamento, passando dal dodicesimo all’undicesimo posto, ma in realtà è stato tutto dovuto al fatto che crollo del baronetto inglese che ha così fatto registrare solamente il tredicesimo tempo di giornata, di un decimo inferiore a quello dell’Alpha Tauri di Yuki Tsunoda.

Si diceva che la stagione della Mercedes avrebbe avuto un inizio tardivo e che avrebbe mostrato tutto il proprio potenziale a partire dall’Australia, ma in questo momento Melbourne non ha dato il benché minimo aiuto alla leggendaria Scuderia tedesca che si è trovata a tutti gli effetti a dover raschiare il fondo del barile.

Mercedes in crollo verticale: cosa fare per evitare il tracollo

Le difficoltà notate in Bahrain si sono rivelate assolutamente nulla a confronto di quello che stava per accadere di lì a pochissimi giorni, tanto è vero che Lewis Hamilton e George Russell non sono nemmeno più lontanamente in ottica Ferrari e Red Bull, dato che più che avvicinarsi alle Scuderie di vertici ci si sta facendo superare senza problemi dalle rivali alle spalle.

Sono molti infatti che in questo momento non stanno trovando il benché minimo interesse attorno alla Mercedes, perché più si sta andando avanti e più si notano gli enormi problemi delle Frecce d’argento con i passi indietro che stanno preoccupando sempre di più Toto Wolff e i due piloti.

Se in Bahrain infatti sembrava che la Scuderia tedesca fosse solamente in ritardo da Ferrari e Red Bull, situazione che sicuramente non faceva piacere, ma dopo un Gran Premio era chiaramente prestissimo per poter tirare le somme, ecco che in Arabia Saudita c’è stato il primo netto crollo, con Hamilton che non ha saputo nemmeno entrare in Q2.

Russell è riuscito a limitare i danni, ma alla fine è stato evidente come la Alpine si stesse avvicinando sempre di più al valore della Mercedes e da queste prove libere australiana è diventato chiaro a tutti come sia la Scuderia francese la vera terza incomoda della possibile lotta al titolo.

Molto difficile pensare che Fernando Alonso ed Esteban Ocon possano in qualche modo lottare con Leclerc e Verstappen per il titolo iridato, ma ha lasciato tutti a bocca aperta il fatto che il due volte campione del mondo sia riuscito a mettersi in mezzo tra Sainz e Perez in quarta posizione, mentre il transalpino è finito poco sotto al messicano.

La Mercedes è l’ombra di sé stessa invece, quindi ormai si può dire apertamente che il suo obbiettivo rischia di essere il quarto posto, cosa nemmeno poi così semplice da ottenere, visti i risultati dell’Alpha Tauri con Gasly e dell’Alfa Romeo con Valtteri Bottas, con una McLaren che inoltre sta dando segni di vita.

Da questo punto di vista, ed è incredibile parlare di obbiettivo quarto posto per una Scuderia che da anni domina in lungo e in largo, la fortuna della Mercedes sta nel fatto di avere due piloti in continua lotta per l’ingresso in zona punti, mentre Yuki Tsunoda e Guanyu Zhou non sembrano poter essere dei papabili nella lotta per i primi 10 posti.

Dunque a Stoccarda in questo momento si stanno affidando più ai demeriti altrui che alla propria bravura, con il mondo che si è ampiamente ribaltato e se dovesse essere confermato il risultato di queste prove libere anche in qualifiche, e peggio ancora in gara, si può dire già in questo momento che assisteremo all’anno nero della storia delle Frecce d’argento.

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