La Mercedes ha ormai quasi superato la Ford in una statistica molto interessante. Ad Abu Dhabi il momento clou per il team di Brackley.
La domanda che tutti si stanno facendo in questi giorni è: chi la spunterà tra Lewis Hamilton e Max Verstappen? Visto quanto accaduto in questo folle 2021, dare una risposta è praticamente impossibile. L’intelletto vedrebbe favorito il britannico, vista la superiorità della Mercedes che si è vista dal Brasile in poi e per la maggiore esperienza in situazioni del genere.
Dall’altra parte però, c’è un osso durissimo, che sulla sua Red Bull non ha nessuna voglia di rinunciare al sogno mondiale. Super Max è colui che ha condotto il campionato più a lungo, prendendone la testa da Monaco sino all’Ungheria. Il sette volte campione del mondo ha poi ceduto nuovamente la leadership dopo il Gran Premio d’Olanda, per poi riottenerla in Russia. Dalla Turchia in poi, il figlio di Jos è sempre stato in testa, ma ora la situazione è in perfetta parità.
I due si ritrovano appaiata a quota 369,5 punti, uno scenario che all’ultima gara si era visto solo nel 1974 tra Emerson Fittipaldi e Clay Regazzoni. Neanche il più ottimista avrebbe immaginato un finale di stagione così teso, visto l’enorme vantaggio di cui la Mercedes godeva lo scorso anno. Il team di Milton Keynes ha fatto un lavoro strepitoso, chiudendo il gap grazie ad una RB16B perfetta ed al motore Honda. La squadra di Toto Wolff ha saputo però reagire alle difficoltà, presentandosi con una W12 più in palla alla sfida finale.
Mercedes, il sorpasso alla Ford è una formalità
La Mercedes si è comportata da vera e propria schiacciasassi nel corso dell’era ibrida. I primi anni del ritorno in F1, fissato per il 2010, erano stati complicati, a causa di cronici problemi nella gestione delle gomme Pirelli. Dal misterioso test segreto svolto a Barcellona nel 2013, la situazione si è totalmente capovolta, e dall’anno dopo è iniziato il dominio più clamoroso della storia.
Lewis Hamilton ne ha approfittato alla perfezione, vincendo sei titoli su sette, lasciando quello del 2016 a Nico Rosberg, ritiratosi subito dopo l’impresa. Il team di Brackley ha portato a casa sette titoli costruttori su altrettanti disponibili, raggiungendo in questa classifica la Ford tra i motoristi.
A livello di squadre, l’unica ad essersi avvicinata è stata la Ferrari tra il 1999 ed il 2004, quando arrivarono sei titoli di fila. Come anticipato, la casa americana aveva portato a casa sette titoli in qualità di fornitrice di propulsori. Tutto ciò è avvenuto grazie al motore Ford–Cosworth, il più longevo nella storia del Circus.
Ford, un periodo di dominio assoluto
Questa unità venne sfruttata da vari team tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, risultando imbattibile dal 1968 al 1974. Ad inaugurare le danze fu la Lotus, che nel 1968 vinse il piloti con Graham Hill ed anche il titolo a squadre. Nel 1969, il potenziale di quel motore venne sfruttato dalla Matra, regina grazie a Jackie Stewart.
La Lotus tornò a regnare nel 1970 grazie al campione del mondo postumo Jochen Rindt, e la casa britannica si assicurò anche il mondiale costruttori. La Tyrrell non ebbe rivali sia nel 1971 che nel 1973, con Stewart padrone in entrambe le annate. Nel secondo caso, il mondiale marche andò però alla Lotus.
Il 1972 ed il 1974 furono appannaggio di Emerson Fittipaldi, campione del mondo con Lotus e McLaren. Le case britanniche portarono a casa anche il titolo costruttori, ed il dominio del propulsore Ford–Cosworth venne interrotto nel 1975 dalla Ferrari di Niki Lauda.
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Dal canto suo, la Mercedes può portare a casa l’ottavo titolo a squadre consecutivo, un qualcosa che non è mai successo né come team né come motorista. Il vantaggio di 28 punti sulla Red Bull fa pensare ad un esito positivo, mentre tra i piloti la situazione è più incerta. I prossimi giorni chiariranno la situazione.