La Mercedes ha ripreso a marciare come un rullo compressore nelle ultime due prove disputate. Lewis Hamilton ha vinto la sua centesima gara in Russia, mentre Valtteri Bottas ha interrotto il suo digiuno che durava da un anno imponendosi in Turchia. Nonostante questo, il campione del mondo è ancora a -6 da Max Verstappen, mentre il team di Brackley ha fatto il vuoto tra i costruttori volando a +36 sulla Red Bull.
Il mondiale piloti resta dunque apertissimo, e la partita a scacchi contro Milton Keynes potrebbe essere decisa anche dal discorso power unit. Il discutibile regolamento imposto dalla Federazione Internazionale prevede il massimo utilizzo di tre motori per stagione, alla quarta si va in penalità.
Max ha deliberato la quarta unità in Russia, scattando dal fondo della griglia. La Mercedes ha sostituito solo il motore endotermico sulla W12 del campione del mondo in Turchia, pagando dieci piazze in partenza. Questo significa che la parte elettrica è ancora quella del propulsore numero 3, e la speranza del team di Brackley è quella di arrivare in fondo senza altre sostituzioni.
Il rischio, oltre ad eventuali problemi di affidabilità, è quello di perdere la potenza necessaria per sfidare gli avversari. Un motore giunto quasi alla fine della sua vita può perdere sino ai 22 cavalli nelle simulazioni al banco: una volta superato tale limite, la Mercedes ha deciso di intervenire in Turchia, ma al termine del campionato mancano ancora sei appuntamenti più una Sprint Race.
Le riflessioni attualmente in corso a Brackley stanno facendo nascere i primi riscontri. In una lotta del genere, nè Mercedes nè Red Bull possono permettersi un ritiro, che significherebbe consegnare buona parte del mondiale all’altro. Questo ha messo evidentemente in allarme Toto Wolff, che infatti lascia molti dubbi su quanto avverrà.
Il team principal delle frecce nere ha dichiarato che prima del GP della Turchia erano stati rilevati alcuni parametri anormali sul motore endotermico di Lewis, cosa che avrebbe spinto i tecnici a sostituirlo per precauzione. A quanto afferma Wolff, non si è trattato di una scelta strategica, ma è stata obbligata perchè vi era un reale rischio di rottura.
Riguardo alle prossime gare, Toto ha fatto capire che potrebbe arrivare una nuova penalità: “Il quarto elemento potrebbe durare sino al termine della stagione, ma potrebbe anche arrivare il momento in cui pensiamo che possa valere la pena di montare un nuovo ICE (motore a combustione interna, ndr), perché quello utilizzato lo reputiamo a rischio. È qualcosa che valuteremo strada facendo“.
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La Mercedes non si era mai trovata in una situazione simile in passato, visto che tutti i mondiali dell’era ibrida erano stati dominati e chiusi con almeno 2-3 gare di anticipo. Ora la differenza la faranno i dettagli, e la concorrenza è piuttosto agguerrita. Ovvio che anche la Red Bull potrebbe incappare in una nuova penalità, ed i team dovranno essere bravi nel scegliere il giusto timing di intervento.
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