La Mercedes può tirare un sospiro di sollievo in vista delle ultime due gare. Per Verstappen ora sarà difficile battere Hamilton.
Si tratta di un mondiale spettacolare e turbolento quello che si appresta a terminare con due gare in notturna. Alle 18:30 di domenica scatterà il Gran Premio dell’Arabia Saudita, dove Mercedes e Red Bull si daranno battaglia per avvalorare le loro ambizioni iridate. Tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ci sono 8 punti in favore dell’olandese, che a Jeddah avrà il primo match point della sua carriera.
Tra i costruttori, il team di Brackley deve difendere 5 lunghezze di margine sugli uomini di Christian Horner, il quale è stato protagonista di diversi attacchi verbali con Toto Wolff. La tensione, che è stata presente per tutto l’anno, è esplosa nel week-end del Gran Premio del Brasile, a seguito della squalifica del campione del mondo dopo le qualifiche e del contatto in gara tra i due contendenti per il mondiale.
Ricordiamo che la W12 del sette volte iridato è stata esclusa al termine della sessione del venerdì a causa di un’irregolarità al sistema DRS, giustificata dal boss Mercedes in questa maniera: “Tutto è accaduto per due viti che si sono smontate, ma non c’era nient’altro di irregolare su quella componente“.
Nella stessa giornata, Adrian Newey si era presentato agli uffici della FIA con un dossier di diverse pagine in cui mostrava dei dati relativi a quell’ala posteriore, che secondo la Red Bull sarebbe troppo “ballerina”. Le polemiche sono andate avanti per tutta la settimana, ma dopo il Qatar qualcosa è cambiato.
Mercedes, ora c’è maggior tranquillità
Dopo il trionfo di Hamilton a Losail, Helmut Marko ed Horner hanno dichiarato in coro: “Le velocità della loro vettura sono tornate nella normalità, il che è comprensibile. Nessuno dovrebbe rischiare una squalifica a questo punto del mondiale“. Effettivamente, rispetto agli appuntamenti precedenti, il vantaggio della freccia nera era di soli 3/4 km/h, contro i 10 del Brasile.
Dell’ala posteriore si è comunque continuato a parlare, ma oggi, secondo quanto riporta “Auto Motor und Sport”, la situazione sembra più chiara. La Red Bull aveva chiesto alla Federazione Internazionale di controllare quella zona della monoposto, cosa che era in programma con la richiesta di test più severi alle verifiche tecniche.
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Sempre secondo la testata tedesca, la FIA avrebbe fatto sapere che la Mercedes non dovrà modificare nulla, e che l’ala posteriore “speciale” non viola il regolamento. “Auto Motor und Sport” fa sapere inoltre che la richiesta di controlli maggiori è stata respinta, così come il reclamo di Milton Keynes su un cambiamento dell’ala posteriore della concorrenza.