La Mercedes può tirare un sospiro di sollievo dopo le polemiche dei giorni scorsi. Ora per la Red Bull si complica il sogno mondiale.
La sfida iridata tra Mercedes e Red Bull è ormai alle battute finali. Grazie al team di Milton Keynes, che ha ridotto praticamente tutto il gap dalle frecce nere, abbiamo assistito ad un campionato fantastico, come non accadeva dal 2012. Ai tempi, a sfidarsi con Sebastian Vettel c’era la Ferrari, che con Fernando Alonso venne beffata proprio all’ultima gara.
Oggi il Cavallino è ridotto al ruolo di comparsa, e a dare spettacolo sono gli altri. Toto Wolff e compagni sembravano spacciati dopo la netta sconfitta di Città del Messico, che era stata preceduta da un’altra affermazione di Max Verstappen ad Austin. Come ha detto lo stesso manager austriaco, in Brasile hanno svegliato il leone, ovvero Lewis Hamilton.
Nonostante la squalifica arrivata al termine delle prove del venerdì, il britannico della Mercedes ha dato il via ad una rimonta spettacolare, sia nella Sprint Race che alla domenica. Il risultato è stato una vittoria clamorosa, che ha tagliato le gambe al leader del mondiale. In Qatar non c’è stato modo di rivedere un duello tra i due, visto che il passo della W12 è stato inarrivabile.
Mercedes, ora è al riparo da altre squalifiche
La gara di Losail ha rappresentato il primo dominio stagionale di Hamilton e della Mercedes. Le altre sei affermazioni, giunte in Bahrain, in Portogallo, in Spagna, in Gran Bretagna, in Russia ed in Brasile erano state sudatissime, mentre in Qatar Lewis ha condotto tutti i giri in programma. Unica nota negativa, il mancato ottenimento del giro veloce, che ha fruttato un punto a Verstappen.
Oltre alla vittoria, le buone notizie non sembrano essere finite per la squadra campione del mondo. In Brasile, il sette volte iridato era stato squalificato prima della Sprint Race per un’irregolarità al DRS, che Toto Wolff ha spiegato adducendo la colpa a due viti che si erano staccate.
La Red Bull ha un’idea diversa, ed Adrian Newey aveva presentato alla FIA un dossier di diverse pagine in cui diceva la sua sull’ala posteriore della freccia nera. A Losail invece, tutto sembra essere rientrato, visto che le velocità della Mercedes sono state simili a quelle dei rivali. Evidentemente, il nuovo motore endotermico montato ad Interlagos aveva fatto tutta la differenza del mondo.
Stando a quanto riportato da Andreas Haupt, giornalista di “Auto Motor und Sport”, nel box del team pluri-titolato c’è la massima tranquillità. A quanto pare, l’ala della vettura è solida come una roccia. Per esserne sicuri, gli uomini di James Allison hanno appeso due pesi di 35 chili ciascuno sull’ala posteriore, per vedere la risposta ai carichi e simulare i test che effettua la FIA.
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A conferma di questo, Helmut Marko ha abbassato i toni, confermando che le velocità di punta della Mercedes si erano nettamente abbassate sui rettilinei di Losail. A questo punto, in casa Red Bull dovranno rimboccarsi le maniche e fare il miracolo nelle ultime due gare, poiché dalla Federazione Internazionale non arriveranno aiuti.