La Mercedes sembra aver ritrovato la forma perduta, ma il boss del team mette le mani avanti. Il finale di stagione sarà duro.
Il week-end del Gran Premio del Brasile ha regalato tanto spettacolo in pista quanti veleni fuori. Lewis Hamilton e la Mercedes ne sono usciti trionfalmente, con il britannico che si è riportato a -14 da Max Verstappen in classifica piloti ed il team di Brackley a +11 sulla Red Bull in quella riservata ai costruttori.
Visto come erano andate le trasferte di Austin e Città del Messico, i campioni del mondo non potevano augurarsi nulla di meglio. Il fine settimana di Interlagos era partito malissimo, con la notizia delle cinque posizioni di penalità in griglia per il cambiamento del motore endotermico a cui si è sommata la squalifica del sabato pomeriggio.
Hamilton e la Mercedes, da vincenti quali sono, non hanno mollato il colpo, e grazie al talento del sette volte campione del mondo hanno rimesso in piedi un week-end che appariva segnato. Il ko rifilato ai rivali potrebbe rappresentare una mazzata in chiave iridata, e già dal Qatar si capirà qualcosa in più.
Quello che ha reso la W12 di Lewis imbattibile è stata la potenza extra offerta dal nuovo motore a combustione interna, il quinto della stagione. Dando un’occhiata alle velocità di punta ed alla facilità con cui sono arrivati i sorpassi, si evince perfettamente che contro questa accoppiata non c’era nulla da fare in Brasile.
Mercedes, ecco quanto durerà la superiorità motoristica
A San Paolo si è visto chiaramente che la Mercedes era nettamente superiore alla concorrenza, cosa che potrebbe spingere la Red Bull a montare un motore Honda fresco anche a Verstappen a Losail. La domanda che tutti si stanno facendo è una: quanto potrà durare lo strapotere della power unit di Brixworth? Toto Wolff ha cercato di rispondere a tale quesito.
“Ogni motore cala nelle prestazioni dopo un certo chilometraggio. Questo significa che, se continueremo con questo propulsore fino a fine anno, perderà potenza senza dubbi. Dietro al cambio di motore che abbiamo fatto non c’era un motivo tecnico, anche se siamo sempre al limite ed il problema di affidabilità può sempre accadere“.
Ma allora perché la Mercedes ha deciso di provvedere comunque alla sostituzione? “Eravamo attratti dal pensiero di vincere la Sprint Race per poi dare tutto alla domenica, in modo da recuperare già qualche punto al sabato. Sapevamo che Interlagos sarebbe stata una pista in grado di offrire molti punti di sorpasso, ed abbiamo avuto la conferma nel corso del fine settimana“.
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Dalle parole di Wolff si evince la tranquillità dei più forti, che sanno cosa devono fare. In Qatar non ci possiamo aspettare la stessa potenza vista in Brasile, ma è chiaro che il motore di Hamilton arriverà in condizioni migliore di quello del rivale. Max ha montato la quarta power unit in Russia, per cui ha all’attivo già cinque gare con quell’unità propulsiva. Dal punto di vista dell’ibrido, le frecce nere stanno ancora utilizzando gli elementi della numero tre, ma non sembrano esserci problemi in tal senso.