Toto Wolff, boss della Mercedes, si è confrontato con Christian Horner in conferenza stampa. Tensione altissima tra le squadre.
Un clima così ostile tra due squadre non si registrava da tanti anni, forse almeno un decennio, nel paddock di F1. La Mercedes e la Red Bull si stanno giocando il titolo mondiale, con il team di Brackley che vanta 11 lunghezze di vantaggio sui rivali tra i costruttori. Dal canto loro, gli uomini di Milton Keynes si godono i 14 punti di margine che Max Verstappen possiede su Lewis Hamilton, per cui è ancora tutto aperto.
Le polemiche si sono susseguite per tutta la stagione, a causa dei due incidenti avvenuti a Silverstone e Monza, la questione delle ali flessibili ad inizio anno ed i pit stop. Nulla però, lasciava presagire un finale simile, con frecciatine alternate ad insulti pesanti che le squadre di punta si stanno scambiando.
Il tutto è cominciato nel venerdì di Interlagos, nel quale si è disputata la qualifica valida per la Sprint Race del giorno dopo. Hamilton ha fatto segnare la pole agevolato da un nuovo motore endotermico sulla sua Mercedes. Nella stessa giornata, Adrian Newey si è presentato alla FIA con un dossier di diverse pagine, in cui ha elencato i suoi sospetti sull’ala posteriore della W12.
Poco dopo, è arrivata la notizia della squalifica del sette volte campione del mondo, che è stato così costretto a partire dall’ultima fila nella “garetta” del sabato. Nonostante questa decisione, Toto Wolff aveva detto: “Ci sono delle macchine non conformi al regolamento“. Il riferimento era ovviamente alla Red Bull, sul quale fa discutere il sistema DRS. Il flap superiore infatti, anche in Qatar, si muove in maniera particolare, facendo storcere il naso nel box dei rivali.
Mercedes, Toto Wolff tira fuori le unghie
Dopo tante polemiche, nella giornata odierna è andata in scena la conferenza stampa dei team, e non c’era occasione migliore per avere un confronto tra Mercedes e Red Bull. Christian Horner e Toto Wolff sono stati messi a confronto, e le parole del manager austriaco trasudano tutta la sua voglia di vincere. Il boss del team di Brackley non ha nascosto la sua amarezza per la mancata penalizzazione di Verstappen, graziato per il contatto con Hamilton avvenuto in Brasile.
“Come squadra, vogliamo vincere i campionati in pista, ma quanto fatto da Max significa una cosa sola: ai piloti d’ora in poi, non sarà più consentito superare, o almeno provare a farlo, dall’esterno. Tutto ciò è chiaro, dal momento che la nostra richiesta di revisione è stata rifiutata“.
“Devo essere onesto: non mi aspettavo che la Federazione Internazionale accettasse la nostra richiesta, ma lo avevamo fatto per far partire una discussione, non per ottenere una penalità contro la Red Bull. Poi chi doveva giudicare ha fatto la scelta che reputava più giusta, ma noi ci sentivamo in diritto di appellarci“.
Wolff smentisce le irregolarità
Riguardo alla squalifica di Hamilton in Brasile, il team principal Mercedes ha fatto le spalle larghe: “Se avevamo un motore ed un DRS irregolare una settimana fa? Sarò diplomatico, bisogna essere folli per pensare di presentarsi con componenti non conformi al regolamento a questo punto dell’anno. Siamo stati squalificati perché due viti si erano svitate“.
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Per la prima volta nel corso dell’era ibrida, gli anglo-tedeschi si trovano a confrontarsi con una squadra all’altezza della loro. Questo ha portato una pressione a cui non erano abituati gli uomini di Wolff, ma lui ha confermato di essere tranquillo: “Ho vissuto cose molto peggiori nella mia vita, non posso sentire la pressione sui circuiti. I reali problemi sono ben diversi da questi“.