Dopo l’iniziale scetticismo sulle proprie capacità di lottare per le prime posizioni, la Mercedes ci ripensa forte del podio conquistato in Bahrain.
Dopo aver operato alcuni ritocchi alla W13, come l’aumento dell’altezza da terra per ridurre il fastidioso saltellamento sul dritto, la Mercedes si è detta certa che in due o tre GP sarà di nuovo della partita. Niente più podi arrivati per colpi di fortuna, come avvenuto in Bahrain a seguito del doppio ritiro della Red Bull, ma successi meritati. Però, come detto, i fan delle Frecce d’Argento dovranno avere ancora un po’ di pazienza.
A quanto pare il team tedesco avrebbe individuato cosa non ha funzionato finora. Il motore in parte, ma soprattutto l’alettone, che ha contribuito ad aumentare il porpoising.
“Al momento stiamo cercando di controllarlo rinunciando alle prestazioni della macchina”, ha confidato a Motorsport.com il direttore tecnico James Allison. “In fabbrica stiamo lavorando sodo alla ricerca di soluzioni. Una volta trovate torneremo davanti”.
Il terzo posto di Lewis Hamilton a Sakhir, a dato senz’altro un boost al morale della scuderia di Stoccarda che punta a riportarsi in vetta nelle singole gare e a battagliare per il mondiale.
“Dovremo rimboccarci le maniche perché sul Golfo eravamo a 6 decimi dal ritmo dei leader”, ha aggiunto l’ingegnere consapevole del terreno da recuperare.
In ogni caso la luce in fondo al tunnel comincia ad intravedersi. Se i test invernali avevano preannunciato tinte ben più fosche, nel primo round stagionale è arrivata una lieta sorpresa. “Il miglioramento che siamo riusciti a compiere nel breve lasso di tempo è stato rassicurante, quindi sono sicuro che torneremo rapidamente ad avere una macchina competitiva e saremo in grado di perseguire gli obiettivi”, ha proseguito agguerrito.
Dal design ambizioso e fuori dal comune, specialmente nella zona delle pance, l’auto sviluppata tra Brackley e Brixworth si candida a dare fastidio alla Rossa e a Verstappen. Per farlo, però, lo stesso team dovrà ritrovarsi dopo aver perso un po’ della sua consueta lucidità in fase di pit stop.
“Anche qui si può fare di più”, ha riconosciuto il britannico, evidenziando come nel 2022 pure il cambio “scarpe” abbia subito delle modifiche a causa dell’introduzione delle nuove regole tecniche. “Gli pneumatici sono molto più grandi e pesanti rispetto a quelli del passato. Il cerchione è standard, così come l’interfaccia tra la ruota e la monoposto. Dovremo dunque rivedere le procedure nel dettaglio in modo da tornare a tempistiche più competitive senza correre rischi“, ha infine dettato il programma della Stella.