Il giovane Mick Schumacher ha parlato degli insegnamenti ricevuti da papà Michael: le sue parole mettono i brividi ai tifosi.
Il 2021 ha segnato il debutto di Mick Schumacher in F1 al volante della Haas. Il giovane tedesco, figlio del grande Michael, sta crescendo in fretta, anche se pensare di lottare per i punti era obiettivamente impossibile considerando il mezzo tecnico a disposizione. Qualcosa di molto buono, il campione di Formula 2, lo ha fatto comunque vedere. Sia in Francia che in Turchia è riuscito ad approdare in Q2, un’impresa notevole vista l’inferiorità tecnica della sua monoposto rispetto alla concorrenza.
Tra i lati negativi, tuttavia, ci sono i troppi errori, che con un debuttante vanno comunque messi in conto. Incidenti come quello di Imola, Monaco, Francia o Arabia Saudita vanno certamente evitati, anche se la Haas non era di certo la miglior macchina in quanto a guidabilità. I suoi sbagli non vanno troppo ingigantiti, dal momento che anche un certo Max Verstappen ne combinava più di Bertoldo ai suoi primi anni in F1. Ed oggi è un campione del mondo.
Mick Schumacher ha riportato nel Circus un cognome pesantissimo, che mancava dal Gran Premio del Brasile 2012, giorno del ritiro del Kaiser di Kerpen. Nessuno avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe stata distrutta poco più di un anno dopo, e che non avrebbe potuto seguire la scalata di suo figlio sino alla massima serie.
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Mick Schumacher, ecco cosa ha imparato da suo padre
Ovviamente, le corse sono nel DNA di Mick Schumacher, e con un padre del genere non sarebbe stato possibile l’opposto. Michael ha seguito i primi passi del suo erede nei kart, ma l’incidente di Meribel del 29 dicembre 2013 non gli ha permesso di fare molto di più. In un video pubblicato dall’account ufficiale della F1, il giovane alfiere della Haas ha parlato degli insegnamenti ricevuti dal genitore, causando qualche lacrimuccia negli occhi dei tifosi.
“Mio padre mi diceva di frenare più tardi, per cercare di guadagnare, ma mano, sempre più decimi ogni giro. Magari partivo con due decimi, ma poi occorreva salire anche sul mezzo secondo. Era incredibile, sapeva sempre cosa consigliarti“. Nello stesso video, compare anche Charles Leclerc, concentratosi su quanto ha imparato nel mondo dei kart.
“Per un pilota è fondamentale lavorare bene con il team, ed i giorni passati sui kart da piccolo mi hanno aiutato moltissimo ad imparare in questo aspetto“. Valtteri Bottas e Sebastian Vettel sono sulla stessa lunghezza d’onda, ed hanno rimarcato l’importanza di quella categoria.
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“Mi ha insegnato ad imparare dagli errori ed a non mollare mai“, dice il finlandese. “Per me è sempre bellissimo ricordare i giorni dei kart, perché tutto era finalizzato al divertimento, essendo noi solo dei bambini. A quei tempi, pensi solo a guidare e spassartela, senza pensare troppo a quello che c’è intorno. Sono stati i momenti più divertenti della mia vita, non c’era pressione e paura di sbagliare. Peccato siano passati così in fretta“.
Ever wondered what lessons our drivers take from their karting days into their F1 lives? You’ll be surprised! 👀
Wonder no more! 🍿📺#F1
— Formula 1 (@F1) January 8, 2022