La prima stagione di Mick Schumacher in F1 è andata in archivio, ma c’è un dato molto negativo per lui. Ecco di cosa si tratta.
Mick Schumacher ha ufficialmente completato la sua prima stagione in F1. Il figlio del grande Michael non ha totalizzato alcun punto, ma le responsabilità sono da ascrivere alla Haas e non certo alle qualità del pilota. Come si sapeva da tempo, il team americano non ha praticamente sviluppato la monoposto del 2020, concentrandosi sulla monoposto della prossima stagione.
Gunther Steiner ed i suoi uomini puntano tutto sulla rivoluzione regolamentare del 2022, ed hanno confermato, oltre al tedesco, anche Nikita Mazepin. Il confronto interno alla squadra è stato vinto nettamente dal figlio d’arte, che in un paio di occasioni è stato bravissimo a portare la vettura in Q2 nonostante il grande ritardo dalla concorrenza.
Mick Schumacher è stato molto combattivo in occasione del Gran Premio di Ungheria, reso spettacolare ed imprevedibile dall’inizio caratterizzato dalla pioggia. Grazie ad una buona strategia, la Haas gli aveva fatto guadagnare diverse posizioni dopo la prima sosta, facendolo arrivare ai margini della zona punti.
Dal canto suo, Mick ha guidato molto bene, ed aiutato anche dalle caratteristiche della pista che non facilitano i sorpassi, è riuscito a tenersi alle spalle per una decina di giri la Red Bull di Max Verstappen, il futuro campione del mondo. L’olandese, seppur con macchina danneggiata dal botto alla partenza, aveva un passo decisamente superiore, ma nonostante il DRS ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie per passare il tedeschino.
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Mick Schumacher, record di danni nel 2021
La stagione di Mick Schumacher è influenzata anche da un dato negativo: il campione di Formula 2 è colui che ha causato incidenti per una cifra totale di 4,212,500 milioni di euro, più di chiunque altro. Effettivamente, il giovane talento cresciuto con la Ferrari Driver Academy ha commesso molti errori, come quello ad Imola, nelle libere di Monaco, in qualifica in Francia ed in altre occasioni.
L’ultimo della lista è forse il più discusso, visto che è arrivato dopo pochi giri nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, scatenando la bandiera rossa che ha portato a feroci polemiche. A discolpa di Mick si può affermare che era un esordiente, dunque, molto più portato all’errore rispetto ad altri, ma anche che la Haas era una monoposto praticamente inguidabile.
Nonostante questo, Mick Schumacher sa bene che dovrà migliorare e non di poco, dal momento che in futuro potrebbe avere una monoposto ben più competitiva. Nel frattempo, è arrivata anche una bella notizia per lui: nel 2022, assieme ad Antonio Giovinazzi, sarà il terzo pilota della Ferrari, e parteciperà ai test con i colori della rossa sostenendo anche diverse sedute al simulatore.
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Ecco la classifica dei danni, dove Charles Leclerc si è purtroppo piazzato al secondo posto:
1. Mick Schumacher (Haas) 4,212,500 euro
2. Charles Leclerc (Ferrari) 4,046,000
3. Max Verstappen (Red Bull) 3,889,000
4. Nicholas Latifi (Williams) 3,116,500
5. Valtteri Bottas (Mercedes) 2,713,500
6. Lance Stroll (Aston Martin) 2,686,000
7. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 2,606,500
8. Nikita Mazepin (Haas) 2,468,000
9. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) 1,950,000
10. George Russell (Williams) 1,845,000
11. Carlos Sainz (Ferrari) 1,756,000
12. Lando Norris (McLaren) 1,453,000
13. Lewis Hamilton (Mercedes) 1,235,000
14. Pierre Gasly (AlphaTauri) 1,113,000
15. Sergio Perez (Red Bull) 939,000
16. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 854,000
17. Daniel Ricciardo (McLaren) 713,000
18. Sebastian Vettel (Aston Martin) 660,000
19. Fernando Alonso (Alpine) 315,000
20. Esteban Ocon (Alpine) 280,000