Se per Ralf Schumacher il nipote ha commesso troppi errori finora, l’ex F1 Timo Glock ha usato termini ancor più duri nei confronti di Mick.
L’inizio di 2022 piuttosto al di sotto delle aspettative di Mick Schumacher ovviamente ha creato un polverone attorno al tedesco, figlio del grande Michael. In Germania ma non solo aumentano le voci critiche sulla guida del pilota Haas, che sta avendo una percorso di crescita più complicato del previsto, non solo in F1 ma anche a livello personale. Il 2021 è stato davvero un’odissea. Già passare in F1 dalla F2 non è semplice, ma vivere tutta una stagione nelle retrovie e a debita distanza da chi lo precede è stato un boccone amaro da mandare giù.
L’anno da rookie però ha fatto vedere un Mick Schumacher comunque capace di apprendere dai propri errori e crescere costantemente, arrivando quasi sempre davanti al suo compagno di box Nikita Mazepin, appiedato in fretta e furia a inizio 2022 per le note vicende che riguardano sponsor e piloti russi a causa della guerra in Ucraina.
In realtà però il salto di qualità tanto atteso del pilota che fa parte dell’Academy Ferrari, su cui si punta forte per il futuro, non fosse altro perché è il figlio di uno che ha fatto grande la Rossa come Schumi, non c’è ancora stato. Anzi. L’arrivo “volante” di Kevin Magnussen, sì con più esperienza di Schumacher ma a secco di gare in F1 da un anno, sembra averlo mandato in crisi.
I risultati parlano chiaro. Al momento infatti tutti i punti della scuderia sono del danese, che si è dimostrato sin dalle prime battute più a suo agio con la monoposto 2022 del team americano, che ha fatto un buon passo in avanti rispetto al passato. Questo da un talento come Mick Schumacher non se lo aspettava nessuno. Anche lo zio Ralf infatti lo ha bacchettato duramente, facendo riferimento ai troppi errori commessi mitigando però il tutto con il fatto che questo non è il vero valore del nipote.
Sarà, però Mick Schumacher in patria sembra ormai bersaglio di un tiro al piccione che piace poco. E ad aggiungersi nelle scorse ore è stato un altro pilota tedesco come Timo Glock, dal passato non troppo glorioso in F1. In particolare quest’ultimo crede che la combinazione di un compagno di squadra “davvero forte” con una vettura Haas “abbastanza buona da finire in zona punti” sia una nuova interessante sfida per il giovane tedesco.
Detto questo, l’ex pilota della Toyota ha detto a Sky Sport Germania che Schumacher ha bisogno di capire quando attenuare leggermente i suoi sforzi in gara, dove troppo spesso eccede in foga. “Certo, una o due volte prova anche un po’ troppo con il piede di porco, esagera una o due volte”, ha detto Glock, che ha aggiunto che Schumacher è stato “un po’ sfortunato” finora, ma “deve valutare tutto ciò e fare il passo successivo che è quello di crescere”, se ha intenzione di combattere per la sua squadra e battere il suo compagno.
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