Luca Cordero di Montezemolo è stato uno dei più grandi Presidenti e Team Principal della Ferrari e certe parole di stima sono sempre gradite.
Una delle figure più importanti in tutta la storia della Ferrari è stato senza ombra di dubbio Luca Cordero di Montezemolo, un uomo che ha saputo legare indissolubilmente il suo nome alla Rossa riuscendo a ottenere grandi risultati in due diversi periodi storici che hanno regalato grandi gioie ai tifosi, ecco allora che i suoi complimenti al lavoro della Scuderia in questo 2022 valgono il doppio.
Se dovessimo iniziare a citare tutti i grandi nomi che hanno reso grande la Ferrari bisognerebbe scrivere un libro, e forse un’enciclopedia, perché per far sì che un marchio automobilistico possa essere in grado di restare al vertice per così tanto tempo, allora vuol dire che sono state tantissime le figure di spicco nel corso degli anni.
Una di queste è senza ombra di dubbio Luca Cordero di Montezemolo, un genio assoluto nel suo campo e che è riuscito in ben due occasioni a risultare decisivo per i successi di una Scuderia che con lui ha saputo vivere degli anni d’oro, dimostrando come la sua presenza sia stata fondamentale nelle varie vittorie.
Il suo primo avvento a Maranello fu nel 1973, anno in cui venne chiamato da Enzo Ferrari come assistente ed ebbe un ruolo di primo piano per la rinascita di una Rossa che non vinceva un Mondiale da John Surtees nel 1964 e che tornò al trionfo nel 1975 con Niki Lauda, con l’austriaco che bissò il titolo nel 1977.
Proprio quello fu anche l’ultimo anno di Montezemolo che se ne andò alla Fiat, prima di diventare Presidente nel 1991, solo tre anni dopo la morte del Grande Vecchio e fu molto lunga a complicata la rincorsa all’oro per la Ferrari, con i primi anni che furono davvero negativi.
Prost se ne andò quasi schifato del valore della monoposto del 1991, mentre piloti come Berger e Alesi non potevano nulla con Senna, Mansell e soprattutto Michael Schumacher, con il tedesco che approdò in Ferrari per volere proprio di Montezemolo dopo due successi iridati a bordo della Benetton.
La storia di Luca Cordero di Montezemolo alla Ferrari finì nel 2014, ma da allora ha sempre cercato di rimanere all’interno dell’ambiente di Maranello e dalle sue parole rilasciate di recente al Corriere delle Sera si nota come per lui la vettura costruita in questa stagione è davvero eccezionale.
“È fantastico vedere una Ferrari così competitiva dopo così tanto tempo. Congratulazioni a Binotto e a tutti i ragazzi della squadra che hanno lavorato molto bene, uniti e determinati”.
Adesso dunque è arrivata anche la benedizione di uno dei più grandi della storia della Rossa, dunque sembra davvero tutto pronto per continuare a vivere una stagione che sta già mettendo le basi per poter essere a dir poco memorabile e cercare di rompere quell’incantesimo che dura dal 2007.
Montezemolo rilascia parole al miele per Leclerc: “È un fenomeno”
Montezemolo è un uomo a tutto tondo per quanto riguarda il mondo della F1 e sa benissimo che il lavoro della Scuderia e del box è fondamentale per poter far sì che si possa vincere, ma allo stesso tempo, quando i valori sono minimi, è il pilota che può fare la differenza tra un ottimo lavoro e uno eccezionale.
Per questo motivo le Scuderie si affidano ai migliori guidatori del mondo e uno di questi è sicuramente Charles Leclerc, con il giovane monegasco che si è conquistato a tutti gli effetti i complimenti di tutto il circuito e degli addetti ai lavori, con Montezemolo che ne ha tessuto le lodi in maniera chiara e netta.
“Leclerc ha saputo dimostrare di essere un pilota di altissimo livello. La stagione è lunga, le rivali non dormono, ma non potevamo iniziare meglio di così. Avanti così”.
In caso di vittoria di Leclerc in questo Mondiale riuscirebbe a fare meglio anche di Michael Schumacher, l’uomo degli ultimi successi di Luca Cordero, dato che il tedesco vinse il suo primo iride alla quinta stagione con la Rossa, nel 2000, mentre l’ex Alfa Romeo anticiperebbe i tempi di un anno.
Sono due situazioni comunque molto diverse e che non possono essere paragonate in alcun modo, infatti Leclerc sta lottando per il Mondiale per la prima volta in questa stagione, mentre il Kaiser ebbe due nitide occasioni nel 1997 e nel 1998, prima di avere un gravissimo incidente nel 1999 a Silverstone che lo ha portato a perdere un titolo che per poco non venne vinto dal suo secondo Eddie Irvine.
Charles è arrivato molto più in sordina, con qualche perplessità sul suo conto, dato che prima del passaggio alla Rossa aveva corso solamente un anno in F1, ma già nella prima stagione è riuscito a diventare l’uomo più veloce di tutti in qualifica e ottenendo le prime vittorie della carriera, ma ora la storia è pronta a essere riscritta.
Dopo Montezemolo il testimone è stato passato al compianto Sergio Marchionne che non riuscì mai nelle sue quattro annate da Presidente a vincere un Mondiale e ora dal 2018 tocca a John Elkann riprendere la sua eredità, perché l’ultimo a vincere un titolo iridato fu Kimi Raikkonen nel 2007, con Luca Cordero come numero uno della società e finalmente questo sembra essere l’anno giusto per poter tornare a portare alto il nome glorioso della Ferrari.