Dopo un lavoro di restauro, torna ad essere visibile la storia di Moto Guzzi che è ancora famosa in tutto il mondo, non solo delle corse.
Dici Moto Guzzi e dici la storia della moto in Italia e non solo. Infatti è una delle Case con la più lunga storia nel settore motociclistico come un altro prodotto nostrano come MV Agusta, ed è ancora molto attiva e presente sul mercato oggi, con modelli del tutto rinnovati ma anche legati al suo glorioso passato. Ora, dopo un lungo restauro, riapre le porte anche il suo museo, che da sempre è a Mandello del Lario. Si è trattato di una vera e propria ristrutturazione dell’intera struttura che ospitava il museo, voluto fortemente dal Gruppo Piaggio per valorizzare il proprio patrimonio industriale.
Per l’occasione è stato davvero fatto un grande lavoro per esaltare al meglio la storia della Moto Guzzi, con una straordinaria collezione di motociclette che è stata suddivisa in tre grandi aree tematiche e che riguardano non solo i modelli da corsa ma anche quelli di produzione e quelli militari.
La storia del marchio italiano nasce il 15 marzo 1921, quando il cavaliere Emanuele Vittorio Parodi, suo figlio Giorgio e l’amico di quest’ultimo Carlo Guzzi fondarono a Genova la Società Anonima Moto Guzzi, con sede produttiva a Mandello Tonzanico (poi divenuto Mandello del Lario).
La collezione che il pubblico potrà ammirare conta ben 160 esemplari che sono stati sottoposti a rigorosi lavori di restauro e conservazione, effettuati dal personale della fabbrica Guzzi. Sarà possibile vedere dei veri e propri pezzi unici, come il primo creato dal marchio, fino all’ultima versione della V85 TT, per quello che è un vero viaggio nella storia dell’Italia ma del motociclismo intero.
In particolare nel nuovo spazio al piano terra si possono ammirare le moto prodotte dal 2000 ad oggi, come la California 1400 o la Stelvio 1200. Tra le moto usate nei GP poi c’è una vera chicca come quella del 1919. Fu davvero importantissima perché è il prototipo da cui, nel 1921, nacque la “Normale”, la prima Moto Guzzi di serie e che lanciò sul mercato la casa italiana.
Al secondo piano invece si possono vedere e (quasi) toccare le motociclette prodotte fino ai primi anni 2000 e quelle destinate all’uso militare. Ma in realtà è in allestimento anche un’altra area dove saranno poste tutte le moto da competizione, come la leggendaria 500 V8, un vero gioiello di meccanica che permise a Moto Guzzi di vincere ben 14 titoli nel campionato mondiale. E poi c’è anche uno spazio dedicato a un grande ex pilota della scuderia Guzzi, quell’Omobono Tenni che entrò nella leggenda gareggiando al Tourist Trophy nel 1937.
Ma non ci sono solo le moto. Infatti è presente anche un mezzo da lavoro a tre ruote 3X3 “Mulo Meccanico” del 1960 e il sidecar Trialce, costruito nel 1940. Il tutto in maniera assolutamente gratuita a due passi dal lago. Ma è possibile anche prenotare delle visite guidate esclusive.
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