Atmosfera bollente in Texas, dove la Dorna ha annunciato la posizione dei piloti della MotoGP in merito alla partecipazione alla prossima edizione del GP delle Americhe.
I piloti della MotoGP sono furiosi per le condizioni che hanno trovato quest’anno ad Austin. Il tracciato texano presenta un asfalto pericolosissimo, con numerosi dossi che rischiano di creare, anche in gara, seri grattacapi ai centauri della MotoGP. Si sono innalzate numerose polemiche nei giorni scorsi, capitanate dal veterano Valentino Rossi, che ha proposto la riduzione dei giri della corsa.
Austin potrebbe sparire dal calendario della MotoGP
Il tortuoso tracciato americano potrebbe, proprio a causa dei guai che affliggono l’asfalto, non rientrare più tra le tappe in calendario del prossimo anno. Il COTA, Circuit of the Americas, non ha alcuna intenzione di accogliere le condizioni dettate dalla Dorna. La società spagnola che si occupa dei diritti commerciali e televisivi della MotoGP ha presentato le richieste esplicite dei piloti per riavere un GP di Austin anche nel campionato 2022.
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A seguito delle due giornate di prove libere, i piloti si sono riuniti e hanno deciso in modo unanime di richiedere e pretendere, in vista della prossima edizione, la riasfaltatura ed il rifacimento del massetto del tratto della pista che si snoda da curva-2 a curva-10. Il secondo settore del COTA, soprannominato lo snake, è risultato troppo rischioso per i piloti della MotoGP. Nonostante gli evidenti rischi per la sicurezza, secondo il magazine MotoRaceNation, gli organizzatori americani avrebbero già avvertito la Dorna che non accoglieranno le richieste dei piloti.
Non sarebbe la prima volta che un tracciato venisse estromesso dal calendario della MotoGP. Nel 2021 è toccato al circuito di Brno, Repubblica Ceca, che non essendo stato riasfaltato, non è stato considerato agibile per la stagione in corso. Perdere due tracciati storici come Brno ed Austin sarebbe una brutta tegola per il campionato, ma dopo la presa di posizione degli organizzatori del COTA sembrerebbe inevitabile una clamorosa esclusione nel 2022.