Quartararo riconosce che battagliare con un determinato avversario in MotoGP è qualcosa di differente rispetto a farlo con altri.
Per Fabio Quartararo confermarsi campione del mondo MotoGP nel 2022 non sarà affatto facile. La nuova Yamaha non lo ha soddisfatto nei test in Malesia e Indonesia, pertanto ripetere l’impresa sarà complicato.
Quest’anno gli avversari sono più forti ancora, a partire da Ducati. Dovrebbe essere Francesco Bagnaia il principale rivale per il titolo, considerando quanto è maturato nel 2021 e come ha finito lo scorso campionato (quattro vittorie nelle ultime sei gare). Ma non vanno sottovalutati neanche altri piloti ducatisti e neanche quelli della Suzuki, in particolare Joan Mir.
Inoltre, non si può non menzionare lui: Marc Marquez. I problemi di diplopia sembrano ormai risolti e questa è una bella notizia. Il braccio destro non è al 100%, però è sicuramente in una condizione miglior rispetto alla scorsa stagione. Bisognerà vedere se il feeling con la nuova Honda RC213V sarà quello dei tempi migliori.
MotoGP, Quartararo riconosce il valore di Marquez
Quartararo in un’intervista concessa a DAZN ha ammesso che battagliare contro un campione come Marquez è qualcosa di particolare: “Il piacere di lottare contro Marc è diverso rispetto a quello che provo con altri piloti. Quando combatti contro di lui è un’altra cosa, vedi più che un pilota. Vedi uno che è sei volte campione MotoGP e battere lui è un’altra cosa. Non vedo l’ora di battagliare con lui nuovamente”.
Normale che il pilota francese veda nel rivale della Honda un punto di riferimento, considerando che ha vinto sei titoli mondiali in MotoGP e ha dominato la categoria. Quando sconfiggi uno come lui, il gusto è differente. Ed era così anche quando in passato dei piloti riuscivano a battere Valentino Rossi o Jorge Lorenzo oppure altri dal grande nome.
Quartararo riconosce anche di essere grato alla Yamaha per aver puntato su di lui, però allo stesso tempo per il futuro vuole la soluzione migliore e non può garantire che resterà con l’attuale team: “Mi hanno dato fiducia quando ero in Moto2 e non avevo fatto tanto. Ma voglio la migliore moto e il miglior progetto. Non direi che è la mia marca, anche se ho passato anni fantastici. Non sto al 100% con un marchio, bensì con il miglior progetto”.
Il campione in carica MotoGP è rimasto deluso nel vedere che la nuova M1 non ha fatto i progressi attesi in termini di velocità. Il motore non è al livello di quello delle principali rivali. Vedremo cosa succederà nel 2022.