Andrea Dovizioso è stato per tre volte vice-campione del mondo in MotoGP, trionfando in 125 nel 2004. Ecco i suoi risultati in carriera.
Nel 2021, Andrea Dovizioso ha partecipato solo alle ultime prove della MotoGP con la Yamaha Petronas, dopo aver concluso la sua lunghissima esperienza in Ducati. Con la casa di Borgo Panigale, il forlivese si è laureato per ben tre volte vice-campione del mondo, arrendendosi a Marc Marquez dal 2017 al 2019. Nel primo caso, portò la sfida mondiale sino all’ultima prova di Valencia, perdendo la battaglia a causa di una caduta.
La carriera del romagnolo nel Motomondiale è iniziata, a tempo pieno, nel 2004, quando vinse il titolo iridato al debutto in Classe 125 in sella all’Aprilia. Per lui arrivarono ben cinque vittorie di tappa in Sud-Africa, Francia, Gran Bretagna, Giappone ed Australia, diventando una delle più grandi promesse di tutto il Circus delle due ruote.
Dovizioso è poi passato subito in Classe 250, dove si è trattenuto dal 2005 al 2007 con i colori della Honda. Sia nel 2006 che nel 2007, Andrea venne sconfitto nella lotta al titolo da Jorge Lorenzo, ma entrambi passarono in MotoGP dal campionato successivo, di cui diventarono delle vere e proprie icone in poche stagioni.
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Le strade della MotoGP e di Andrea Dovizioso si sono unite nel 2008, quando il nativo di Forlì esordì in Qatar sulla Honda del team privato JiR Team Scot. L’esordio del rider fu eccezionale, visto che chiuse in quarta posizione davanti ad un certo Valentino Rossi, poi campione del mondo a fine anno.
Dal 2009 al 2011 si aprirono le porta della Repsol Honda HRC, con la quale centrò il primo successo in carriera in top class a Donington Park, nel Gran Premio di Gran Bretagna del 2009. Al termine dell’esperienza con la casa giapponese si spostò nel team Yamaha Tech 3 nel 2012, prima di passare alla Ducati.
Dovizioso arrivò a Borgo Panigale nel 2013, sostituendo Valentino Rossi che era tornato nel team factory Yamaha. La Ducati si trovava in uno dei periodi più bui della sua storia, ma nel 2014 avvenne l’ingaggio dell’ingegner Gigi Dall’Igna, che riuscì a riorganizzare il team lavorando duramente.
Passo dopo passo, la Desmosedici tornò competitiva, e nel 2016 si festeggiò nuovamente una vittoria con Andrea Iannone, primo davanti al “Dovi” in Austria. La MotoGP aveva ormai ritrovato una Ducati protagonista, ed Andrea vinse addirittura sei gare nel 2017 sfiorando il sogno mondiale.
In quel campionato, la creatura di Borgo Panigale fu probabilmente il mezzo migliore, ma la classe di Marquez gli permise di vincere il sesto titolo mondiale. Il rapporto tra Dovizioso e la Ducati iniziò, man mano, ad incrinarsi, a causa di risultati importanti che latitavano ad arrivare.
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Il 2020 sembrava l’occasione giusta vista l’assenza dello spagnolo, ma Dovizioso ottenne una sola vittoria in Austria, chiudendo in quarta posizione il campionato. Nel corso di quella stagione annunciò la volontà di prendersi un anno sabbatico, annullato a fine 2021 dall’approdo nel team Petronas. Al momento, il forlivese vanta 24 vittorie su 332 gare disputate, con un mondiale vinto in 125, 103 podi, 3781 punti ottenuti, 20 pole position e 22 giri veloci. Tutto sommato, delle statistiche molto positive.
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