Nella conferenza stampa post GP delle Americhe di MotoGP, Pecco Bagnaia ha voluto tributare un pensiero speciale alla giovane vittima.
Pecco Bagnaia è stato autore di una buona performance sul tracciato americano del COTA. Il centauro della Ducati è giunto al terzo posto alle spalle del vittorioso Marc Marquez e Fabio Quartararo. L’italiano ha vissuto un fine settimana ricco di emozioni. Dopo la spettacolare qualifica del sabato, non è riuscito ad imporsi sulle dune del Texas. Dopo una brutta partenza dove ha perso diverse posizioni, Bagnaia ha poi ricostruito la sua corsa, riuscendo nel finale ad agguantare la medaglia di bronzo.
Sul podio Pecco Bagnaia è apparso molto provato, così come tutti gli altri piloti che hanno dovuto affrontare il tortuoso tracciato texano. Tra i pensieri del giovane italiano c’era, però, un collega tristemente scomparso pochi giorni prima. Un evento tragico per il motociclismo che ha molto colpito il pilota nostrano del team Ducati.
Pecco Bagnaia, uno sguardo verso l’alto
“Non ho festeggiato sul podio per rispettare la famiglia di Vinales. Penso che sia stato corretto fare così”, ha dichiarato un commosso Pecco Bagnaia nel post gara.
Il quindicenne Dean Berta Vinales, cugino di Maverick, è morto investito durante una gara della Supersport 300 a Jerez de la Frontera.
Il GP delle Americhe è stato molto duro, anche a causa delle pessime condizioni dell’asfalto di Austin che meriterebbe un intervento immediato per ridurre i rischi per i piloti. Una corsa sofferta, come ha analizzato il pilota del team ufficiale Ducati: “Ho dato tutto, è stato veramente difficile. Sono stanco dopo la gara, la moto era molto competitiva. Nel primo settore ho faticato, non avevo grip all’inizio. Successivamente ho iniziato a spingere e non potevo fare meglio di così”.
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Il terzo posto di Bagnaia lo proietta saldamente al secondo posto della classifica piloti. A tre GP dalla conclusione della stagione, il pilota torinese ha un distacco di 52 punti dalla vetta. A comandare la graduatoria è Fabio Quartararo che, con il secondo posto di Austin, ha messo una seria ipoteca sulla conquista del suo primo titolo mondiale in MotoGP.