Lo stile di guida di Marc Marquez è famoso in tutto il mondo. Il suo spingersi sempre al limite gli ha procurato più di qualche guaio.
Il pilota della Honda, Marc Marquez, rientra di diritto nella fascia dei campioni che non si è mai risparmiato in pista. Il centauro, nel corso della sua carriera, ha vinto tanto, riuscendo a portarsi a casa ben otto titoli mondiali. In sella alla sua moto giapponese il Cabroncito ha dettato legge per sei anni nella top class, perdendo però il titolo mondiale nel 2015 a vantaggio del connazionale Jorge Lorenzo.
Nel 2020 Marquez ha avuto una battuta d’arresto che gli ha cambiato radicalmente la carriera. A Jerez il 19 luglio 2020, con la caduta e la frattura dell’omero destro, lo spagnolo ha subito l’infortunio più grave della sua carriera. Il percorso di riabilitazione è stato molto lungo e solo nel 2021 il pilota di Cervera è tornato in sella alla sua moto.
I risultati di questa stagione sono stati molto altalenanti. Dopo aver saltato le prime due gare, Marquez ha ripreso familiarità con la pista in Portogallo, chiudendo al settimo posto. Nel GP successivo, sempre a Jerez de la Frontera, 286 giorni dopo il precedente tonfo, Marc Marquez si è reso protagonista di una caduta terrificante nelle prove libere 3.
Quanti scivoloni per Marc Marquez
Lo spagnolo non è nuovo a clamorosi errori. Uno degli errori più comuni che commette il pilota della Honda è perdere l’anteriore, arrivando sempre al limite in staccata. Va detto che nel corso degli anni Marquez è molto migliorato. In sella alla RC213V, nel 2019, il Cabroncito è scivolato “solo” 14 volte. Un numero basso rispetto al 2018 dove lo spagnolo fu protagonista di 23 cadute.
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Il dato delle cadute nel 2017 è clamoroso con 27 tonfi. Nel 2016 e 2017 la somma dei capitomboli di Marquez arrivò a 30. Mentre nelle prime due annate di MotoGP, lo spagnolo è scivolato dalla sua Honda 11 volte nel 2014 e 15 nel 2013. Con tutta questa serie di cadute, si può dare che il talento spagnolo per molti anni aveva scongiurato fratture e problemi fisici, prima del drammatico tonfo di Jerez nel 2020, sostanzialmente, per miracolo. Oggi il catalano guarda al futuro con ottimismo, l’omero destro sembra procurargli meno fastidi rispetto all’inizio del 2021. Il grande obiettivo di Marquez è tornare a competere per il titolo mondiale, a partire dalla prossima stagione di MotoGP. Nella vita non conta il numero di cadute, ma quante volte ci si rimette in piedi dopo aver sofferto.