Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, ha ricercato e trovato in Spagna la futura stella del motomondiale.
È stata una estate, decisamente, movimentata per Valentino Rossi. Prima l’annuncio del ritiro, poi la dolce paternità con la bellissima fidanzata Francesca Sofia Novello. Naturalmente il Dottore non uscirà dal mondo delle corse e continuerà, in una diversa veste, la sua carriera nel motociclismo. Il suo team VR46, infatti, prenderà parte al campionato del mondo di MotoGP dalla stagione 2022. L’accordo di quattro anni (fino alla stagione 2026) proietterà Valentino Rossi nella classe regina con l’ARAMCO Racing Team VR46.
Per Valentino Rossi si tratta di un traguardo importante che dà seguito a quanto già di straordinario fatto nelle categorie minori con il suo team. La VR46 con quattro team, uno nella top class, due in Moto2 e uno in Moto3, rappresenterà una garanzia per le giovani promesse del motociclismo. In MotoGP la squadra sarà formata da Luca Marini e Marco Bezzecchi che proveranno a ben figurare sulle “rosse” di Borgo Panigale.
Valentino Rossi, occhi puntati in Spagna
I risultati della lunga ricerca del Dottore hanno portato all’identificazione di una stella del motociclismo iberico. Manuel González, anche conosciuto come Manugas, 19 anni di Madrid, ha trionfato nel 2019 nella categoria Supersport 3000. In questa stagione ha ben figurato in Supersport, correndo sulla Yamaha YZF-R6. Ad Assen, in Moto2, ha preso il posto, inoltre, dell’infortunato Lorenzo Baldassarri sulla MV Agusta. Accanto a Manuel González ci sarà la promessa Keminth Kubo, di origini tailandesi. Una coppia che punterà ad ottenere il massimo nella middle class sulla debuttante Yamaha. La casa di Iwata lavorerà con la VR46 con l’obiettivo di formare i migliori gioviani provenienti dall’Oriente e dal Medio Oriente, la squadra si chiamerà: VR46 Master Camp Team.
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Il braccio destro di Valentino Rossi in questa avventura sarà Pablo Nieto che, ai microfoni di AS, ha dichiarato: “Cerchiamo piloti da mettere in questo box, che sarà sotto la nostra supervisione. È un progetto iniziato tempo fa con Yamaha e già fatto nel CEV. Il progetto continua, ma invece di fare il FIM CEV faremo il Mondiale nel 2022. Cerchiamo di ottenere buoni risultati in Moto2 e, se si ottengono, sarà una leva per la MotoGP”.