Il quattro volte campione del mondo della 250, Max Biaggi, non è mai uscito del tutto dal mondo del Motorsport. Ecco di cosa si occupa oggi il romano.
Il 26 giugno di 50 anni fa è nato a Roma Massimiliano Biaggi, per tutti Max. Da bambino il centauro era più interessato al calcio, sport che praticava con discreti risultati. Per il suo diciassettesimo compleanno la famiglia gli regalò una minimoto. A quell’età tanti rider erano già nel Motomondiale, ma una volta maggiorenne Max non si perse d’animo e iniziò ad ottenere i primi risultati importanti nella categoria Sport Production.
L’Aprilia posò gli occhi su Biaggi quando quest’ultimo riuscì a conquistare il campionato italiano della categoria Sport Production. Max ebbe l’opportunità di esordire direttamente nella classe 250 del Motomondiale, disputando quattro gare nel 1991. Nell’anno successivo il romano prese parte al campionato mondiale in classe 250 nel team Iberna Motoracing Aprilia dell’ex pilota Alex Valesi, vincendo la sua prima corsa in Sudafrica. Dopo un ottimo quinto posto in classifica, la Honda scommise sul talento dell’italiano, ingaggiandolo per la stagione 1993. Max vinse il Gran Premio di Catalogna, classificandosi al quarto posto nella graduatoria mondiale.
Le performance del centauro attirarono nuovamente le attenzioni della casa di Noale, che lo volle a tutti i costi per la stagione 1994. Sulla moto italiana Biaggi aprì un ciclo vincente di quattro titoli mondiali consecutivi tra il 1994 e 1997. Per il motociclismo italiano erano tempi d’oro, con piloti come Biaggi e Capirossi in sfida per le corone iridate. Il successo di Max nel 1994 fu storico, essendo il primo nella storia della casa italiana in 250.
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Le esperienze nel Motorsport di Max Biaggi
Dopo quattro titoli consecutivi nella classe di mezzo, il pilota romano debuttò in classe 500 nel 1998 con una vittoria in Giappone. All’epoca, Doohan sulla Honda NSR 500 dominava la top class. Max Biaggi, al suo primo anno, nella classe regina arrivò al secondo posto. Dopo la sua prima annata in Honda, i rivali della Yamaha decisero di ingaggiare il quattro volte campione del mondo della 250 per riportare il titolo mondiale a Iwata. Nel momento migliore della carriera del Corsaro arrivò come un fulmine in top class Valentino Rossi.
Il centauro di Tavullia ereditò il ruolo di comandante della Honda da Michael Doohan. Nel 2001 Biaggi le provò tutte pur di affermarsi nella classe regina, non riuscendo a battere in classifica Valentino Rossi. Quest’ultimo, in sella alla moto giapponese, era diventato assolutamente irrefrenabile. Stanco di arrivare secondo in classifica piloti, Max optò per il passaggio sulla Honda nel 2003. Valentino Rossi, invece, fece il percorso inverso, scegliendo di passare dalla Honda alla Yamaha. Il pesarese dimostrò di saper vincere anche su una moto diversa rispetto a quella di Tokyo.
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Nel 2004 Max Biaggi vinse una sola gara e concluse la stagione al terzo posto nella graduatoria mondiale. Dopo un’ultima annata in MotoGP sulla Honda, nel 2005, il romano si prese una pausa per poi gareggiare, con successo, in Superbike. In sella all’Aprilia Max conquistò due titoli mondiali nel 2010 e nel 2012, levandosi belle soddisfazioni nel mondiale SBK. Il Corsaro, dal 19 dicembre 2016, ricopre il ruolo di team manager della sua squadra motociclistica Max Racing Team. Iscritta per il biennio 2017-2018 al Campionato Italiano Velocità, dal 2019 partecipa nel Motomondiale nella classe Moto3.