Il direttore generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, può essere soddisfatto della stagione appena trascorsa, ma ha già fissato il traguardo del prossimo campionato di MotoGP.
La Ducati ha portato a casa, nuovamente, il mondiale costruttori in MotoGP dopo un testa a testa con la Yamaha. Se nel 2020 ci avevano pensato la premiata ditta, tutta italiana, Dovizioso – Petrucci, nel 2021 è toccata a Pecco Bagnaia e Jack Miller fare la voce grossa. Più che l’australiano, autore di due vittorie nella prima parte di campionato, è stato il torinese a dimostrare di poter lottare per il titolo in classifica piloti.
Pecco Bagnaia e Jack Miller, dopo un biennio nel team Pramac, hanno esordito nel 2021 nella squadra corse ufficiale della Ducati. In sella alla Desmosedici i due giovani hanno alternato grandi prestazioni a rovinose cadute. In teoria, il centauro australiano sarebbe dovuto essere il condottiero della squadra ufficiale di Borgo Panigale. Dopo un’ottima prima parte di stagione Miller ha deluso le aspettative dei vertici della squadra italiana. Per fortuna in sella alla Rossa ha messo in luce tutto il suo valore Pecco Bagnaia, vincendo quattro delle ultime sei gare del campionato 2021.
Il prodotto dell’Academy di Valentino Rossi è cresciuto moltissimo nel corso della stagione. Pecco è riuscito nell’impresa quasi di riaprire un mondiale che sembrava già scritto. Se avesse vinto anche il secondo round disputato a Misano, probabilmente avrebbe lottato fino alla fine con il pilota francese della Yamaha. Fabio Quartararo ha meritato di conquistare il suo primo titolo mondiale, sebbene Bagnaia l’abbia surclassato nel finale di stagione.
Bagnaia non si sente l’erede di Valentino Rossi, però ha lo stesso obiettivo
Il cammino glorioso della Ducati
La Rossa ha vinto sette gare con tre piloti diversi. Oltre agli alfieri della squadra ufficiale, la casa di Borgo Panigale può fare affidamento su altri centauri dall’indubbio valore. Jorge Martin, giovanissimo talento spagnolo, è stato insignito del titolo di esordiente dell’anno. In sella alla Ducati Desmosedici del team Pramac Racing è riuscito a salire quattro volte sul podio, conquistando la vittoria nel Gran Premio di Stiria.
Il geniale direttore della Ducati, Luigi Dall’Igna, ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni di Sky Sport. L’ingegnere italiano ha iniziato dall’ultima soddisfazione sul tracciato di Valencia. La Ducati, infatti, ha monopolizzato le prime tre posizioni del podio. Un finale che lascia preludere una stagione 2022 da assoluti protagonisti.
Dall’Igna ha dichiarato: “I nostri piloti hanno fatto un lavoro meraviglioso in crescendo e soprattutto nell’ultima parte di stagione con quattro vittorie nelle ultime sei gare da parte di Pecco. Io onestamente ci metto anche la quinta perché anche se è caduto a Misano ha disputato, comunque, una gara bellissima. Credo che sia stata una stagione bellissima e credo che i nostri tifosi si siano divertiti, guardandoci da casa perché dal circuito hanno avuto, chiaramente, poche volte l’occasione di vederci“.
MotoGP, sorpresa di Valentino Rossi: ecco su chi ha deciso di puntare
Alla Ducati, oramai, manca solo un ultimo step, ovvero quello di vincere il titolo piloti. La casa di Borgo Panigale non festeggia un successo in classifica dal 2007. In quell’anno fu Casey Stoner a scrivere una pagina di storia del team. “Noi ci siamo preparati bene per fare questo ultimo passo e devo dire che, onestamente, le aspettative devono per forza di cose essere alte. Vincere il campionato è sempre difficile, io non ce l’ho ancora mai fatta però credo che tutti noi ci metteremo veramente l’anima per riuscire a portare in Ducati questo campionato che manca ormai da troppo tempo“, ha concluso Dall’Igna.